I primi episodi di Outlander sono stati soprattutto dedicati a dipingere il contesto storico e politico della Scozia del 1743 e a renderci del partecipi del dilemma di Claire, desiderosa di tornare a casa dal marito ma allo stesso tempo affascinata da un mondo tanto lontano da quello in cui era vissuta. Adesso, dopo averci fatto assaggiare la crudeltà dei tempi sotto i colpi di frusta di Black Jack Randall, la serie ha deciso di prendersi una pausa dall’arricchimento della cornice per dedicarsi totalmente al romance, altro aspetto essenziale ai fini nella progressione della storia.
Come da titolo, The Wedding è costruito interamente intorno al matrimonio fra Claire e Jamie, combinato da Dougal per salvare la ragazza dalle grinfie di Randall: Claire accetta senza avere altre opzioni, ma l’episodio sceglie la struttura atipica del flashback proprio per dimostrare come gradualmente Claire finisca per innamorarsi davvero di Jamie, mettendo da parte almeno per un po' i suoi grandi dubbi.
La scena si apre quindi a matrimonio già avvenuto, con la sposa che dopo aver ricordato con tenerezza l’estrema semplicità delle nozze con Frank si prepara a consumare la nuova unione cercando di vincere il senso di colpa con il vino: mentre Claire prende tempo e inizia a conoscere meglio il suo sposo conversando con lui e allentando così la tensione, scopriamo quanto Jamie desiderasse avere un vero matrimonio, celebrato in chiesa e con una sposa finemente vestita, e come fosse importante per lui vestire i colori del clan che aveva dovuto nascondere per tanto tempo, i Fraser; l’innocenza, la dolcezza e la goffa gioventù di Jamie basteranno, nell’arco di una notte, a conquistare le resistenze di Claire che decide di concedersi felicemente a lui, ancora abbagliato dalla luminosa immagine di lei in un ampio abito con inserti argentati.
Molto atteso dai fan della saga, The Wedding sarà ricordato soprattutto per le scene bollenti che hanno visto protagonisti Sam Heughan e Caitriona Balfe, ma l’episodio porta con sé anche una serie di interrogativi tutt’altro che sterili e banali: il pubblico maschile avrà trovato il modo in cui l’espediente narrativo è stato gestito troppo femminile facendo perdere alla serie diversi punti di gradimento, ma il fatto che il punto di vista da cui le scene di passione sono osservate e gestite sia quello di una donna( d’altronde sono donne sia la sceneggiatrice e che la regista dell’episodio) dovrebbe essere rispettato e non sminuito nel suo valore e significato. Interessante inoltre che si sia scelto di dedicare ampio spazio alla promessa di Jamie e Claire, dandoci modo di vedere come la ragazza abbia avuto il tempo di rimanere sempre più catturata dall’animo puro di Jamie. Certo, credere al suo dissidio interiore dopo quanto visto sarà piuttosto difficile, ma un romanzo non sarebbe tale senza un’eroina confusa e incerta sulla strada da percorrere.
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