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lunedì 12 settembre 2011

the sound of silence

Hello darkness my old friend,
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
left it's seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
still remains, within the sounds of silence

In restless dreams I walked alone,
narrow streets of cobblestone
'neath the halo of a streetlamp
I turned my collar to the cold and damp
when my eyes were stabbed by the flash of a neon light
split the night... and touched the sound of silence

And in the naked light I saw
ten thousand people maybe more
people talking without speaking
people hearing without listening
people writing songs that voices never share
noone dare, disturb the sound of silence

Fools said I you do not know,
silence like a cancer grows,
hear my words that I might teach you
take my arms that I might reach you
but my words, like silent raindrops fell...
and echoed in the well of silence

And the people bowed and prayed,
to the neon god they made
And the sign flashed out its warning
in the words that it was forming
And the sign said, "The words of the prophets
are written on the subway walls, and tenement halls
and whisper the sounds of silence.




domenica 11 settembre 2011

Where were you?

Cosa facevate l'11 settembre 2001? Da giorni la domanda risuona con insistenza per cercare di capire se e come questa data sia riuscita ad entrare nella nostra semplice quotidianità e a cambiarla per sempre.
Come per molti, il mio 11 settembre 2001 non si prospettava molto entusiasmante, divisa fra una traduzione dal greco che non voleva avere senso apposta per farmi un dispetto e le repliche della cara Ally McBeal, fino a quando le Torri ci sono crollate davanti in diretta a reti unificate e di concentrazione per il greco non me rimase neanche l'ombra: ricordo di essere uscita nel pomeriggio a fare spese e di aver fissato il cielo a lungo, quasi aspettassi che qualcosa di terribile ci cascasse addosso da un momento all'altro; ricordo di aver visto "la strada per il paradiso" con Glenn Close su Rete quattro per prendere un po' di fiato e scappare ai numerosi speciali sugli altri canali (scelta discutibile dato l'impegno che richiedeva la pellicola ma l'importante era cambiare argomento per almeno 2 ore) e di essere andata a dormire fra mille pensieri. 
Il giorno dopo il greco era ancora lì ad aspettarmi ma bastò accendere la radio per capire che niente sarebbe stato più come prima e che il decennio appena iniziato ci avrebbe portato molti momenti difficili senza lasciarci mai davvero al sicuro.

Anche il cinema ha pagato nel suo piccolo le conseguenze di quell'orrore, trasformando ogni fotogramma delle Torri in un inevitabile momento di amarezza e malinconia. La sequenza che mi turba sempre particolarmente?Senza dubbio quella di "mamma ho riperso l'aereo, mi sono smarrito a New York" (home alone 2). Voi avrete di certo la vostra.



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