
"I had the craziest dream last night about a girl who has turned into a swan, but her prince falls for the wrong girl and she kills herself. " ( Nina )

Bene e male, bianco e nero: la lotta tutta interiore fra purezza e oscurità è un pasto succulento del quale il grande schermo è abituato a nutrirsi ma che raramente ha dimostrato di possedere una fame pari a quella di " Black Swan ". Sovraccaricare il pubblico di grande impegno fisico e mentale sembra una missione per Darren Aronofsky, che nel tracciare complesse ragnatele narrative( tratto felice che condivide con il qui amatissimo Christopher Nolan ) tiene sempre il piede sull'acceleratore finendo a volte per precipitare ( la sottoscritta si chiede ancora quale fosse il senso del filosofico e presuntuoso " the fountain " ): rischio calcolato anche nel suo ultimo lavoro, che pur portando la firma unica del regista americano riesce però a trovare nell'asfissiante spirale degli eventi una linearità narrativa in continuo crescendo fino all'esplosione finale.