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sabato 6 ottobre 2012

Sherlock complete series 2


"What one man can invent another can discover.”(Arthur Conan Doyle)

Diciamoci la verità: la paternità di Sherlock Holmes è e rimarrà per sempre di Sir Arthur Conan Doyle, ma né il caro Sir Arthur né tutte le numerose variazioni sul personaggio mi avevano mai dato l'input necessario per iniziare a leggere le Avventure del Detective: i film di Guy Ritchie sono divertenti e ben fatti al punto giusto, Piramide di Paura è uno dei miei cult più cult di sempre e l'elenco delle trasposizioni potrebbe continuare all'infinito, ma nessuno era mai riuscito a convincermi a rimediare alla mia grave lacuna.

Insomma qui si viveva una vita tranquilla prima che, una sera di Dicembre dello scorso anno, mi ritrovassi a seguire Sherlock della BBC trasformandomi in una perfetta Sherlockiana in fieri: il lavoro di recupero è iniziato con profitto ed è proseguito fino all'estate scorsa( le Avventure e le Memorie di S.H. mi hanno accompagnato fino a Barcellona), ma prima che la terza stagione di questa serie capolavoro debutti sulla BBC il prossimo autunno, il piano è di completare la lettura di tutto il Canone al più presto.

Perché proprio questa serie? I motivi potete leggerli nelle recensioni che ho scritto per ciascuno dei tre episodi della seconda stagione( più un'anteprima per la prima stagione): anche se sto amando tuffarmi a capofitto nelle avventure cartacee di Sherlock Holmes, nel mio caso il merito di avermi fatto scoprire e amare quest' immortale personaggio è tutto di Steven Moffat, Mark Gatiss e Steven Thompson, sceneggiatori formidabili e chiaramente veri fanboy di Holmes e delle interpretazioni straordinarie di Benedict Cumberbatch e Martin Freeman come Sherlock e John.

Potrei scrivere un lunghissimo capitolo a parte su come Sherlock mi abbia fatto riscoprire(l'avevo già visto in varie occasioni, ma non mi aveva ancora folgorata)le incredibili qualità recitative- ed estetiche- di Benedict Cumberbatch, di cui sono diventata una seguace accanita e molto protettiva, ma nel frattempo ecco a voi le recensioni dei tre episodi che giusto stasera partono su Joi in prima visione per l'Italia(sempre in ritardo rispetto al globo qui eh?!): coprire la profondissima voce di Ben con il doppiaggio è un grave crimine contro l'umanità, ma chi prende Joi e non ha ancora visto la serie è pregato di recuperarla e di NON staccarsi dallo schermo finché non è finito A Scandal in Belgravia. CHIARO?!




domenica 23 settembre 2012

Sherlock 2x03: The Reichenbach Fall


"is the Napoleon of crime, Watson. He is the organizer of half that is evil and of nearly all that is undetected in this great city. He is a genius, a philosopher, an abstract thinker. He has a brain of the first order. He sits motionless, like a spider in the center of its web, but that web has a thousand radiations, and he knows well every quiver of each of them.” ( Sherlock Holmes, The Final Problem, Arthur Conan Doyle)

Il Professor James Moriarty non è un avversario comune: l'iconica nemesi di Sherlock Holmes, assoldata da Sir Arthur Conan Doyle allo scopo di eliminare un protagonista talmente famoso e amato da essere divenuto scomodo e ingombrante, ha sempre affascinato la cultura popolare ben oltre i limiti imposti dalla pagina scritta, colpevole di aver esaurito la figura del villain nelle poche pagine del racconto "The Final Problem"(presente nella raccolta Le Memorie di S. H. ); difficile trovare un adattamento che abbia resistito alla tentazione di ampliare il più possibile la storia del Napoleone del Crimine, per regalare ad Holmes uno scontro degno di questo nome  e portare sotto i riflettori le leggendarie Cascate di Reichenbach, iconico luogo dove il Detective sembra perire insieme al suo nemico e che fa venire i brividi a tutti gli appassionati del Canone.

Col terrorizzante nome di Moriarty pronto a far capolino sin dal primo episodio, sapevamo che anche per lo Sherlock della BBC il momento della resa dei conti sarebbe presto arrivato: ciò che ignoravamo era che Steven Thompson, terzo sceneggiatore della serie spesso considerato la penna più debole del team(per alcune ingenuità in The Blind Banker, suo precedente episodio), sarebbe stato in grado di costruire la complessa architettura di un finale tanto splendido ed efficace, pronto a sorprendere e commuovere come mai prima.

domenica 29 gennaio 2012

A Sinnerman's song

I can't get this song out of my head. It has a mesmerizing effect on me.

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Oh Sinnerman, where you gonna run to?
Sinnerman, where you gonna run to?
Where you gonna run to?
All on that day
Well I run to the rock, please hide me
I run to the rock,please hide me
I run to the rock, please hide me, Lord
All on that day
But the rock cried out, I can't hide you
The rock cried out, I can't hide you
The rock cried out, I ain't gonna hide you guy
All on that day
I said, Rock, what's a matter with you rock?
Don't you see I need you, rock?
Lord, Lord, Lord
All on that day
So I run to the river, it was bleedin'
I run to the sea, it was bleedin'
I run to the sea, it was bleedin'
All on that day
So I run to the river, it was boilin'
I run to the sea, it was boilin'
I run to the sea, it was boilin'
All on that day
So I run to the Lord, please hide me Lord
Don't you see me prayin'?
Don't you see me down here prayin'?
But the Lord said, go to the devil
The Lord said, go to the devil
He said, go to the devil
All on that day
So I ran to the devil, he was waitin'
I ran to the devil, he was waitin'
Ran to the devil, he was waitin'
All on that day



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