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sabato 23 marzo 2013

Oz the Great and Powerful


“I'm not the wizard you were expecting, but I may be the wizard you need.”

Da qualche parte oltre l'arcobaleno c'è una terra magica e misteriosa, specchio dell'immaginazione dove la fantasia può correre a briglia sciolta e rendere possibile l'impossibile, riparare i torti e ritrovare ciò che nella realtà si era ormai perduto: dopo essere stato immortalato nell'immaginario collettivo dal film di Victor Fleming del 1939, il meraviglioso mondo di Oz non sembrava destinato a rivedere ancora sul grande schermo data l'ingombrante e iconica presenza del classico con Judy Garland; Return to Oz, primo coraggioso tentativo datato 1985 di riportare in vita l'universo nato dalla penna di L. Frank Baum e ad oggi vero e proprio cult fra gli appassionati, era una meravigliosa e purtroppo sottovalutatissima avventura dark capace di affascinare e sconvolgere i bambini della sua generazione pur lavorando con le limitate tecnologie a suo tempo disponibili, ma dopo il trionfo al botteghino del fiacchissimo Alice in Wonderland di Tim Burton era difficile pensare che la Disney avrebbe rinunciato alla sicura opportunità di battere cassa in favore di sentieri più estremi.

Per avviare una nuova macchina produttiva da un franchise non adeguatamente sfruttato la Disney ha scelto di puntare su Sam Raimi, reduce dalla brusca interruzione della sua trilogia di Spiderman e dal ritorno all'horror con Drag me to Hell affinché riportasse in sala Oz e tutti i suoi abitanti: al fine di evitare scontri ideologici e legali, il grande e potente Oz(Oz The Great and The Poweful) preferisce però lasciare in Kansas Dorothy Gale per risucchiare nel tornado la mongolfiera di Oscar Diggs, mago da strapazzo in una fiera di paese destinato secondo un'antica profezia a salvare il Regno dalla tirannia di una perfida strega e a diventare re.

giovedì 22 aprile 2010

Agora


” you don’t question what you believe , or cannot . I must . ” (Ipazia )

Un film come ” Agora ” non è da affrontare con leggerezza; non è una pellicola da vedere per rilassare la mente dopo una settimana piena di impegni, non è una visione da affrontare con gli occhi pieni di stanchezza come si farebbe con un qualunque peplum di quelli che a volte vengono replicati su rete quattro; ” Agora ” è un film impegnativo, non per via di una struttura e una resa visiva eccessivamente documentaristica e priva di drammatizzazione (gli ingredienti del romance sono ampiamente presenti ) ma per lo sconcerto e la rabbia che ti lascia dentro, per l‘ impotenza che ci vede spe
ttatori di una storia ingiusta che è già accaduta e contro la quale non possiamo fare altro che osservare e imparare. L ‘ impresa non è certamente inutile anzi è più importante che mai per noi moderni , che con tanta facilità nuotiamo nell ‘ intolleranza e crediamo che la nostra via sia sempre la più giusta : l’orrore che si ravviva nei nostri occhi è necessario , perchè nessuno può capire dove andare senza conoscere il proprio passato , un passato che non si può nascondere con mezzi maldestri censurando la verità come se così si potesse cancellare la vergogna .enda di Ipazia , astro lucente come le stelle del cielo che tanto ama e studia con entusiasmo , ultima fiamma di un sapere e di una sete di conoscenza che si perderanno per secoli , e soprattutto , una donna , dotata di un ‘ indipendenza e una libertà talmente attuale e disinvolta da sconvolgerci , in un mondo che anche se aperto alle arti e alle filosofie era assolutamente sotto il controllo maschile .
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