"you were meant to be ruled".
Inutile girarci intorno: non sono mai stata una grande appassionata di fumetti e la mia esperienza in materia è alquanto limitata; ovviamente la cosa non mi ha impedito di seguire la vera e propria serializzazione che la Marvel ha operato sulle sue creature, costruendo anno dopo anno una immane macchina produttiva destinata a culminare nel più ambizioso dei crossover.

Il tentativo di coordinare in modo credibile così tanti supereroi dalle ingombranti personalità, unito alla necessità di bilanciare le performances di un cast stellare abituato a primeggiare nelle rispettive saghe, sembrava un azzardo per qualsiasi regista: sarebbe quindi bastato poco a Joss Whedon, creatore di serie televisive di culto come "Buffy l'ammazzavampiri", "Firefly" e "Dollshouse" ma con pochissima esperienza sul grande schermo, per far degenerare il progetto
Avengers in un confuso e caotico pasticcio; per fortuna, le poco rassicuranti premesse sono state totalmente smentite dalla rivelazione di un blockbuster straordinario, spettacolare e piacevole come pochi.