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lunedì 19 maggio 2014

Captain America: The Winter Soldier


"People will fight for their freedom if people try to take it from them. But if you cause enough trouble, people will willingly give up their freedom for a more secure world."

2028: secondo quanto dichiarato da Kevin Feige in persona, questa è la deadline che segnerà il temporaneo punto d'arrivo del percorso cinematografico dei supereroi Marvel.
Una mappatura inquietante e a lunghissima scadenza, pronta a invadere o piuttosto ad infestare le nostre sale permettendo a una delle galline dalle uova d'oro più redditizie della storia del cinema di continuare a fare cassa; mentre attendiamo pazientemente Avengers: Age of Ultron, non possiamo però evitare di chiederci se tale incontrastato dominio potrà davvero durare per sempre e se i film che verranno saranno in grado di mantenere un livello qualitativo adeguato.

Non si può dire che i recenti risultati non destino preoccupazione: tutti abbiamo amato l'ironia Whedoniana del primo Avengers e il tono scanzonato del racconto è una caratteristica che ha sempre distinto la Grande Famiglia Marvel dalla DC Comics, ma quando la battuta facile si accompagna a sceneggiature disorganiche e depotenziate( Thor: The Dark World)e il bisogno di cercare la risata genera figure raccapriccianti( il Mandarino in Iron Man 3), la bontà dell'operazione finisce per crollare rovinosamente. è davvero così difficile avere un cinecomic Marvel in grado di mediare fra leggerezza e eroicità senza sacrificare trama e personaggi?

La speranza permane e a ravvivarla è stato il vendicatore forse meno sofisticato e divertente, ma dotato della solidità necessaria a coniugare i tempi di un grande spettacolo con un messaggio dotato di maggiore complessità e spessore: diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo, Captain America: The Winter Soldier porta ad un nuovo livello le avventure del supereroe americano per eccellenza, realizzando nel frattempo e senza clamore uno dei migliori cinecomics di sempre.

sabato 27 luglio 2013

Man of Steel


"The symbol of the House of El means hope. Embodied within that hope is the fundamental belief the potential of every person to be a force for good. That's what you can bring them."

Se dopo un progetto imponente e ambizioso come The Avengers, riprendere le fila dei rispettivi franchise e andare oltre l'esperienza del Crossover sembra meno semplice del previsto persino per gli stessi Supereroi Marvel, per la DC Comics la posta in gioco non avrebbe potuto essere più alta: messa alle strette da  un mercato cinematografico letteralmente fagocitato dalla sua storica rivale e costretta a dire addio alla trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, gioiello del cinema supereroistico che ha saputo ridare lustro alla figura di Batman grazie a una rilettura tragica e contemporanea che ha fatto scuola, dopo aver tentato senza successo di aprire la strada a nuovi cinecomic( Green Lantern è stato un fallimento sia in termini di qualità che di incassi) aggrapparsi al mantello rosso di Superman e scommettere sul successo di una delle figure più popolari della mitologia DC era forse l'unica soluzione possibile.

Per plasmare il nuovo volto di un personaggio forse troppo perfetto e invincibile per prendere sulle spalle le incertezze della contemporaneità, non poteva esserci alleanza migliore di quella suggellata fra lo stesso Nolan in veste di autore del soggetto e supervisore, il suo fedelissimo sceneggiatore David S. Goyer e Zack Snyder (ultimamente poco premiato da pubblico e critica ma utilissimo alla causa grazie al lavoro svolto in 300 e Watchmen) dietro la macchina da presa; nonostante l'illustre biglietto da visita del promettente triumvirato, Man of Steel ha però tradito parte delle aspettative rivelandosi un blockbuster spettacolare, apprezzabile e senza dubbio non privo di meriti, ma troppo ipercarico e disorganico per raggiungere davvero l'eccellenza.

lunedì 31 dicembre 2012

Goodbye 2012. That was a great game.

Per quest'anno avevo deciso di non fare alcuna classifica: non che l'anno cinematografico e televisivo che sta per concludersi sia stato povero di titoli luminosi e meritevoli, ma il disappunto più grande era legato non solo ai titoli che non sono arrivata a recuperare e che probabilmente avrebbero pesato molto sulle sorti della Top Ten, ma soprattutto a tutti quei film( e sono tanti stavolta, più del solito) che sono già usciti nel mondo e che invece il nostro Bel Paese accoglierà( dopo aver lasciato campo libero ai soliti idioti di turno) solo a partire da gennaio.

Alla fine però mi sono guardata indietro e non ho resistito, avendo ritrovato storie troppo meravigliose e amici troppo straordinari per non essere salutati in bellezza con una doverosa e personalissima classifica.
Eccola per voi in esclusiva, rispettosa delle amare e spesso ingiuste leggi della distribuzione italiana( come al solito non sono riuscita a recensirli tutti, ma vi assicuro che ogni film ha già la sua bozza che aspetta pazientemente, in alcuni casi da mesi, di essere completata ):

Top Ten Movies

1)La talpa( Tinker,Tailor, Soldier, Spy) di Tomas Alfredson



















2)Vita di Pi( Life of Pi), di Ang Lee



















3)ParaNorman, di Chris Butler e Sam Fell



















4)War Horse di Steven Spielberg



















5)The Avengers ( Avengers Assemble) di Joss Whedon



















6)The Help, di Tate Taylor



















7) Lo Hobbit: un viaggio inaspettato ( The Hobbit: An Unexpected Journey), di Peter Jackson



















8)Molto forte, incredibilmente vicino( Extremely Loud and Incredibly Close), di Stephen Daldry



















9)Il cavaliere oscuro – Il ritorno ( The Dark Knight Rises), di Christopher Nolan



















10)Ribelle - The Brave ( Brave ), di Mark Andrews



















Sono rimasti fuori per esaurimento posti: 

-Pirati! Briganti da strapazzo( The Pirates! Band of Misfits)
-Le 5 Leggende ( Rise of The Guardians)

Sono fuori perché non mi sono piaciuti molto:

-The Artist, qui meglio conosciuto come colui che con francese ruffianeria ha rubato Oscar a tutti. Carino ma sopravvalutato oltre ogni limite.
-Hugo Cabret. Anche lui, alquanto sopravvalutato e colpevole di aver rubato l'Oscar per la miglior fotografia a ben più meritevoli colleghi. Se volete sapere qual è il mio problema con quello che da moltissimi è stato considerato un capolavoro troverete tutto spiegato nei dettagli QUI.
-Shame, perché la performance di Fassy è stata magnifica e tutto il resto del pacchetto era impeccabile, ma ho trovato che mancasse di qualcosina.
-Moonrise Kingdom, perché l'ho trovato puccissimo ma non il capolavoro assoluto che tutti attendevano. Lo  so, non siete d'accordo, ma la critica è bella perché è varia no?!

Non li ho visti e me ne dolgo tantissimo perché so che avrei dovuto vederli subito anche se fosse cascato il mondo:

-Amour, di Michael Haneke
-Argo, di Ben Affleck
-Ralph spaccatutto(Wreck-It Ralph), di Rich Moore
-Skyfall, di Sam Mendes

Ps:



Evento non cinematografico/ ma anche si del 2012:

-London 2012 Olympic opening ceremony, diretta da Danny Boyle

 Evento cinematografico personalissimo del 2012:

-John Lasseter alle Giornate Professionali di cinema di Riccione 2012. ( I WAS THERE AND HE WAS REAL)

TV and Serials

Ok, anche quest'anno ci sono ricascata: sebbene mi sia capitato di scrivere più di televisione che di cinema( cosa che va benissimo essendo la qualità delle serie eccelsa, anche se un buon proposito per il 2013 è di non trascurare troppo il mio primo grande amore)alla fine non sono riuscita a seguire tutti i serial che avrei voluto e per questo non mi sento di stilare una classifica degna di questo nome. Tuttavia, vi dirò questo:

- La serie dell'anno è SHERLOCK.
-God Bless the BBC per aver deliziato le nostre afose giornate estive con The Hollow Crown.
-Amelia's Farewell in Doctor Who. The end of an era.
-Game of Thrones è sempre bellissimo, ma la seconda stagione ha avuto qualche caduta.
-Downton Abbey si è ripreso dalle scivolate della seconda stagione con un'ottima terza serie, anche se...



Goodbye 2012. That was a great game. Really.


sabato 1 dicembre 2012

Time to vote!

Carissimi amici cinefili del mondo,
Come state? State facendo indigestione di film per prepararvi al meglio a tutti i pranzi natalizi che verranno? Perdonatemi, lo so che ultimamente non mi sono fatta sentire molto da queste parti ma sono immersa in una delle mie piccoli grandi battaglie universitarie e il tempo è stato davvero tiranno...comunque non preoccupatevi, per la vostra gioia e per la mia presto arriveranno nuove first impressions e tante recensioni.

Nel frattempo, vi scrivo per comunicarvi importanti notizie: ho avuto l'onore e il piacere di essere selezionata per partecipare insieme ad altri critici provenienti da diverse nazioni alla terza edizione dell'International Online Film Critics' Poll, Premio chiamato a votare i migliori film e le eccellenze cinematografiche del biennio 2010/2012.
Eccovi il comunicato ufficiale( I vincitori verranno resi noti il 20 dicembre!):




"Sono state annunciate le nomination della 3a Edizione dell’International Online Film Critics’ Poll, un premio cinematografico assegnato, ogni due anni, da un’esperta commissione di critici provenienti da numerosi paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Francia, Gran Bretagna e Italia.  Alla testa delle candidature, con nove nomination a ciascuno, ci sono “La talpa” di Tomas Alfredson e “The Master” di Paul Thomas Anderson. Tra le altre pellicole in corsa come “Miglior film” ci sono anche: “Il discorso del re” di Tom Hooper, con otto nomination; “Lincoln” di Steven Spielberg, con sette nomination; e  “The Artist” di Michel Hazanavicius, con sei nomination. I vincitori verranno rivelati il 20 Dicembre, e verrà rivelata anche la “Top Ten dei migliori film” secondo i critici."

Ecco tutte le nomination:

Miglior film
The Artist
Il discorso del re
Lincoln
La talpa
The Master 

Miglior regia
Ben Affleck – Argo
Tomas Alfredson – La talpa
Paul Thomas Anderson – The Master
Terrence Malick – The Tree of Life 
Steven Spielberg – Lincoln

Miglior attore protagonista   
Daniel Day-Lewis – Lincoln
Jean Dujardin – The Artist
Colin Firth – Il discorso del re
Joaquin Phoenix – The Master
Gary Oldman – La talpa

Miglior attrice protagonista   
Elizabeth Holsen – La fuga di Martha
Natalie Portman – Black Swan
Meryl Streep – The Iron Lady
Tilda Swinton – …e ora parliamo di Kevin!
Quvenzhané Wallis – Beasts of the Southern Wild

Miglior attore non protagonista   
Christian Bale – The Fighter
Bryan Cranston – Argo
Christopher Plummer – Beginners
Geoffrey Rush – Il discorso del re
Philip Seymur Hoffman – The Master

Miglior attrice non protagonista    
Amy Adams – The Master
Amy Adams – The Fighter
Bérénice Bejo – The Artist 
Helena Bonham Carter – Il discorso del re
Melissa Leo – The Fighter

Miglior cast
Argo
The Artist
The Fighter
Il discorso del re
 La talpa

Migliore sceneggiatura originale
Paul Thomas Anderson – The Master
Paddy Considine – Tyrannosaur
Sean Durkin – La fuga di Martha
Andrés Heinz, Mark Heyman and John McLaughlin – Black Swan
David Seidler – Il discorso del re

Migliore sceneggiatura non originale
Lucy Alibar and Ben Zeitlin – Beasts of the Southern Wild
 Bridget O’Connor, Peter Straughan –  La talpa
Alexander Payne, Net Faxon and Jim Rash – Paradiso amaro
Tony Kushner – Lincoln
Chris Terrio – Argo

Migliore fotografia
Emmanuel Lubezki – The Tree of Life
Hoyte Van Hoytema – La talpa
Janusz Kaminski – Lincoln
Walter Pfister – The Dark Knight Rises
Guillame Shiffman – The Artist

Migliore scenografia
Rick Carter – Lincoln
Nathan Crowley, Kevin Kavanaugh – The Dark Knight Rises
Maria Djurkovic – La talpa
David Crank, Jack Fish – The Master
Dennis Gassner – Skyfall
                                                                                                                                                      
Miglior montaggio
Tariq Anwar – Il discorso del re
William Goldenberg – Argo
Michael Kahn – Lincoln 
Leslie Jones, Peter McNulty – The Master
Dino Jonsäter – La talpa

Migliore colonna sonora
Ludovic Bource – The Artist
Alberto Iglesias – La talpa
 Alexandre Desplat – Il discorso del re
Jonny Greenwood – The Master
Clint Mansell – Black Swan

Migliori effetti speciali
The Avengers
Black Swan
The Dark Knight Rises 
Skyfall
The Tree of Life

martedì 1 maggio 2012

The Avengers


"you were meant to be ruled".

Inutile girarci intorno: non sono mai stata una grande appassionata di fumetti e la mia esperienza in materia è alquanto limitata; ovviamente la cosa non mi ha impedito di seguire la vera e propria serializzazione che la Marvel ha operato sulle sue creature, costruendo anno dopo anno una immane macchina produttiva destinata a culminare nel più ambizioso dei crossover.

Il tentativo di coordinare in modo credibile così tanti supereroi dalle ingombranti personalità, unito alla necessità di bilanciare le performances di un cast stellare abituato a primeggiare nelle rispettive saghe, sembrava un azzardo per qualsiasi regista: sarebbe quindi bastato poco a Joss Whedon, creatore di serie televisive di culto come "Buffy l'ammazzavampiri", "Firefly" e "Dollshouse" ma con pochissima esperienza sul grande schermo, per far degenerare il progetto Avengers in un confuso e caotico pasticcio; per fortuna, le poco rassicuranti premesse sono state totalmente smentite dalla rivelazione di un blockbuster straordinario, spettacolare e piacevole come pochi.
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