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lunedì 12 marzo 2012

Hugo Cabret



"I'd imagine the whole world was one big machine. Machines never come with any extra parts, you know. They always come with the exact amount they need. So I figured, if the entire world was one big machine, I couldn't be an extra part. I had to be here for some reason."(Hugo)

La nostalgia è una forza pericolosa: mentre il presente ci spinge a cercare familiarità con ritmi sempre più frenetici e avanzatissime tecnologie, la purezza e la semplicità dei valori del passato finisce per diventare, oltre che un comodo e accogliente rifugio, lo strumento ideale per capire se stiamo davvero andando nella direzione giusta.

Pluripremiata e lodata dalla critica, la nostalgia delle origini sarà anche diventata il costante leitmotiv della stagione cinematografica 2011-2012, ma nell'entusiasmo della rievocazione il rischio di smarrirsi si rivela spesso inevitabile: Hugo Cabret(Hugo), diretto dalla mano del grande Martin Scorsese, non fa eccezione.

Collocare questa prima vera incursione nel cinema per ragazzi all'interno della vastissima e poliedrica produzione del regista di Taxi Driver non è facile impresa, ma basta poco per capire come per Scorsese la trasposizione del romanzo illustrato di Brian Selznick sia soltanto un pretesto, necessario per la costruzione di un meccanismo ben più profondo e ambizioso.

lunedì 3 ottobre 2011

Midnight in Paris


"That Paris exists and anyone could choose to live anywhere else in the world will always be a mystery to me."

Dopo aver omaggiato gli inquietanti misteri di Londra e la freschezza di una Barcellona che non dorme mai, per Woody Allen l'incontro con la regina di cuori delle capitali europee era ormai inevitabile:  magnetica prima donna, Parigi è sempre stata amica del grande cinema sebbene, causa la sua indiscussa bellezza, spesso condannata alla legge dello stereotipo(il sofisticato ma freddo "le divorce" di James Ivory ne è un classico esempio); è stato un sollievo scoprire come "Midnight in Paris", ultima tappa del Grand Tour del regista americano, sia non solo un piacevolissimo divertissement ma anche un'occasione per guardare con sincerità alla vera magia della Ville Lumière, cuore pulsante di cultura e passione dove ogni cosa sembra possibile.

mercoledì 28 settembre 2011

Just a chat with Hemingway

"All men fear death. It's a natural fear that consumes us all. We fear death because we feel that we haven't loved well enough or loved at all, which ultimately are one and the same. However, when you make love with a truly great woman, one that deserves the utmost respect in this world and one that makes you feel truly powerful, that fear of death completely disappears. Because when you are sharing your body and heart with a great woman the world fades away. You two are the only ones in the entire universe. You conquer what most lesser men have never conquered before, you have conquered a great woman's heart, the most vulnerable thing she can offer to another. Death no longer lingers in the mind. Fear no longer clouds your heart. Only passion for living, and for loving, become your sole reality. This is no easy task for it takes insurmountable courage. But remember this, for that moment when you are making love with a woman of true greatness you will feel immortal." (Ernest Hemingway)



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