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sabato 3 ottobre 2015

Cinderella



La mia amica di Downton Abbey Lady Edith dopo aver visto Cinderella

Sii Gentile e abbi coraggio, non lasciare che le avversità della vita distruggano il tuo spirito gioioso e vedrai che prima o poi la tua fortuna cambierà, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà: chi aveva ancora qualche dubbio sul perchè la Disney abbia ritenuto necessario un nuovo adattamento della fiaba di Cenerentola troverà in queste parole, recitate come un mantra anche se con qualche sfumatura in meno dalla madre della Protagonista e a quest'ultima lasciate in generosa eredità, le risposte a molte delle sue domande; diretto da Kenneth Branagh con scenografie e costumi in gran spolvero e un cast che vede curiosamente Cate Banchett nel ruolo di Evil Queen e Helena Bonham Carter in quello della Fatina Buona, in qualità di versione live action dell'indimenticabile film d'animazione del 1950 Cinderella va subito ad occupare il suo posto nel lungo listino di remake incoraggiato con profitto dalla Casa di Topolino, decisa ad evitare accuratamente di correre rischi con un'idea originale e non collaudata da anni e anni di nostalgia per i classici del passato; con ben pochi spunti da offrire al presente cinematografico, Cinderella rende giustizia alle capacità del regista Shakespeariano per eccellenza con una messa in scena sfavillante, ma non si sforza nell'infondere anima ad una storia che per quanto arcinota avrebbe saputo egualmente riproporsi al pubblico come autentica e stimolante.

martedì 7 ottobre 2014

Une Promesse



Lui, lei, l'altro: per quanto irregolare e imprevedibile possa essere la sua forma, il triangolo schiera i suoi vertici sullo scacchiere sentimentale esattamente nel modo in cui ci saremmo aspettati, senza lasciare nulla al caso e riempiendo attese e speranze disilluse di lacrime e sospiri. A divenire più interessante delle storia stessa e del chi e del quando è allora l'involucro che la avvolge, il ricamo di colori e sfumature che a ragione di un particolare contesto storico, ideologico e sociale complica e arricchisce l'apparentemente semplice vicenda dei nostri innamorati rendendola il più prezioso dei pezzi unici, un oggetto da maneggiare con cura e da vedere e rivedere, per ammirarne al meglio ogni singolo dettaglio: è questa l'operazione di accurata cesellatura che Patrice Leconte compie per Una Promessa(A Promise, o Une Promesse volendo tener fede alla nazionalità del suo regista), presentato al Festival di Venezia 2013 e giunto nelle nostre sale con "appena" un anno di ritardo.

domenica 20 luglio 2014

game of thrones, season 3 - 4


"Valar Morghulis"

Nell'era che vede i libri per ragazzi più popolari e redditizi del momento arrivare sul grande schermo solo sotto forma di costosissimi Franchise, l'idea un tempo sperimentale di dividere un racconto in due diversi lungometraggi è diventata una carta troppo preziosa per non essere giocata con costanza: perché accontentarsi di una narrazione sfilacciata ed epurata di ogni suo momento di contorno per rientrare in un minutaggio ristretto quando è possibile dare ampio respiro alla storia riproducendo tutte le tappe che sembravano già imprescindibili su carta? Un investimento di tempo e denaro che sin da Harry Potter and The Deathly Hallows ha dato i suoi frutti, spingendo il pubblico ad affrontare pazientemente film di transizione dalla contenuta energia con la consapevolezza che l'azione, quella vera, verrà finalmente liberata nel secondo e attesissimo capitolo.

Mentre il cinema continua ad assecondare un meccanismo in grado di proiettarlo con sempre maggiore decisione nel mondo della serialità, il piccolo schermo ha accettato la sfida sottoponendo Game of Thrones, illustrissimo figlio della HBO, allo stesso tipo di trattamento: la posta in gioco, dinanzi a un esercito di spettatori messi alla prova da una narrazione a volte eccessivamente stiracchiata e ben lontana dagli argini di un'opera cinematografica era davvero molto alta, ma soltanto una serie la cui ricchezza resta al momento unica per numero di personaggi, storyline e varietà di location poteva sperare di riuscire a vincere la scommessa e andare oltre ogni aspettativa; dividere il terzo libro della saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco in due serie differenti ha richiesto una terza stagione preparatoria e spesso anticlimatica, ma inevitabilmente necessaria in vista di una quarto capitolo travolgente come pochi altri.

martedì 4 febbraio 2014

Klondike




Educare attraverso l'intrattenimento, staccare personaggi realmente esistiti dalla loro cornice polverosa e riscoprirne il potenziale drammatico: dopo il successo che History Channel ha registrato grazie alla miniserie Hatfields & McCoys e alla serie tv VikingsDiscovery Channel deve aver pensato che fosse il momento di scommettere sul suo primo prodotto di fiction con Klondike, miniserie in 6 episodi diretta da Simon Cellan JonesBoardwalk EmpireThe BorgiasThe Politician's Husband) e prodotta da Ridley Scott.

lunedì 6 maggio 2013

Game of Thrones: nuovi e vecchi giocatori sulla scacchiera dei sette Regni





Disclaimer: questa piccola panoramica sui nuovi personaggi nella terza stagione di Game of Thrones è stata scritta per Ed è Subito Serial Magazine, piccolo grande mensile sulla serialità col quale ho avuto l'opportunità e il piacere di collaborare per il numero di maggio; per ovvie ragioni di tempistica è aggiornato solo ai primi episodi, non tiene conto degli eventi verificatisi nelle ultimissime puntate e non essendo la sottoscritta una lettrice dei libri contiene speculazioni su possibili nuovi sviluppi non certificate da Mr Martin: puristi dell'opera, siate indulgenti.

Potete leggere e scaricare il magazine gratuitamente a questo link: Ed è subito Serial Magazine, Thank you! 

Game of Thrones: nuovi e vecchi giocatori sulla scacchiera dei sette Regni

Dopo trailer gustosissimi e hype incontenibile l’attesa è finalmente finita: sotto la guida dei sempre fedeli David Benioff e D.B. Weiss Game of Thrones è finalmente tornato sugli schermi statunitensi, per tradurre in immagini l’epopea delle cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G.R.R. Martin e proseguire la lotta per la conquista del trono di spade da dove l’avevamo lasciata. Possiamo dire che le nostre aspettative sono state soddisfatte? Dopo pochi episodi è chiaramente troppo presto per emettere alcun tipo di verdetto ma è innegabile che la forte frammentarietà della narrazione, croce e delizia della serie funzionale soprattutto a rendere autentico il mosaico di climi, popoli e culture di un continente vasto come Westeros, unita al ridotto screen time a disposizione di ciascuno mette spesso a rischio la giusta tensione drammatica degli episodi, costretti a conclusioni anticlimatiche e a un’evoluzione dei protagonisti lenta e dilatata; la scommessa però continua ad essere accettata ben volentieri dagli spettatori che hanno premiato il debutto della serie facendole registrare un record di ascolti eccezionale, anche per un canale via Cavo, persino prestigioso come la HBO.


Tratta dalla prima metà di A Storm of Swords, terzo volume della saga che per l’eccessiva mole verrà completato solo con la quarta stagione, la terza serie di Game of Thrones riprende alla conclusione dell’epocale battaglia di Blackwater, dopo la quale con  i vari clan già pronti a fare la loro mossa e a schierare nuovi giocatori in partita non viene neppure dato il tempo alle vedove e agli orfani di piangere la scomparsa dei loro cari; una delle pedine più splendenti e intriganti della scacchiera è senza dubbio Margaery Tyrell, di quella casa Tyrell che aveva fatto una breve ma essenziale apparizione nel gioco dei troni già dalla seconda stagione e che ora si prepara a fare il balzo definitivo sposando la propria principessa al giovane e sempre spietato re Joffrey.

venerdì 29 marzo 2013

Game of Thrones complete series 2



"Power is Power"


Chi conosce le regole del gioco del troni sa bene che a Westeros Baelor significa morte, caos, guerra e dolore: l'episodio 9 della prima stagione di Game of Thrones, lo stesso splendido episodio colpevole di aver inflitto un colpo pesantissimo al clan degli Stark dominatori di Grande Inverno, ha mischiato le carte e rovesciato il delicatissimo equilibrio che aveva mantenuto in pace i 7 regni aprendo la strada a una guerra inevitabile: tratta dal secondo romanzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin A Clash of Kings, costretta a muovere molte più pedine sulla scacchiera di Westeros la seconda stagione entra in acque incerte tentando di garantire uno screen time adeguato a tutti i personaggi anche quando non necessario, ma riesce comunque a portare a casa un ottimo risultato grazie alla sempre eccellente qualità della scrittura, delle interpretazioni e di un penultimo episodio enorme più d'ogni altro.
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