venerdì 4 aprile 2014

Vikings 2x05: Answers in Blood


Quand'è' il momento di prendere le armi bisogna mettere da parte i conflitti interpersonali, guardare in faccia con serenità le persone che sono fonte della tua sofferenza e andare avanti, per difendere quella pace che ha dimostrato di essere il bene più prezioso che una comunità possa avere: questi devono essere stati i pensieri di Lagertha, quando pur consapevole di ritrovarsi di fronte Aslaug e i suoi numerosi figlioletti ha scelto egualmente di scendere in campo, portando con sè l'amato figlio Bjiorn per il suo primo Battesimo del Fuoco: in Answers in Blood, quinto episodio della seconda stagione di Vikings, la prima moglie di Ragnar reagisce con compostezza e dignità alla delicata e precaria situazione che la vede protagonista, focalizzando tutte le sue energie sullo scontro con l'usurpatore Jarl Borg e combattendo fianco a fianco con l'uomo che l'aveva lasciata andare via, incapace di prendere una qualunque decisione.

Sono passati ben 4 anni da allora è Lagertha è sempre più forte, carismatica e di una bellezza abbagliante, ma Ragnar non sembra intenzionato a cambiare il suo atteggiamento in campo sentimentale: non è la prima volta che Michael Hirst lavora su un personaggio "ingordo" e volubile in campo sentimentale, ma laddove l'Enrico VIII di The Tudors traduceva in rabbia e violenza l'impossibilità di essere accontentato di fronte a un'Anna Bolena ancora più scaltra e intemperante, da curioso esploratore avido di conoscenze quale è sempre stato Ragnar pretende di avere tutto per sé con grande semplicità e pacatezza, ignorando persino gli avvertimenti dell'indovino su come la rovina attenda chi non riesce a guardare nel proprio cuore al di là delle apparenze.

Come abbiamo detto a suo tempo, non c'è però molto tempo per riflettere su simili questioni: Ragnar, Lagertha. Bjorn è tutti i Guerrieri loro fedeli affrontano Jarl Borg e il suo esercito di traditori, in una battaglia spettacolare ed emozionante ( ormai una costante per la serie) che vede Ragnar e Lagertha più volte distratti dalla preoccupazione per il figlio, abile in combattimento ma con ancora molto da imparare.

Mentre Ragnar proseguirà sulla via dell'indecisione, Lagertha prenderà l'unica decisione possibile per amore di Bjorn conservando la propria dignità e nobiltà come una vera Scudiera, al contrario di una Aslaug destinata ad essere eterna seconda per la sua incapacità di guardare ai di là della sicurezza del suo ruolo e del suo stesso benessere.

In Inghilterra, a tremare in un campo di battaglia del tutto personale è invece Athelstan, rivestito del saio da Re Ecbert ma incapace di scegliere a quale Dio votare la propria fedeltà: fra allucinazioni mistiche e terrorizzanti incubi, il nostro monaco respinge la comunione eppure prega per una riconciliazione con Dio, tormentato dal ricordo del sacrificio del Sangue compiuto in nome di Odino che si confonde con quello della crocifissione.

Al quinto episodio, la seconda stagione di Vikings prosegue così in crescendo con un episodio ancora più ricco ed entusiasmante: applausi a Michael Hirst, nella speranza che molti scoprano nel frattempo una serie che meriterebbe maggiore seguito e considerazione.


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