Mancano poche ore all'apertura ufficiale dell' ÉCU, Il Festival Europeo del Cinema Indipendente che si terrà a Parigi presso Les 7 Parnassiens, nel quartiere di Montparnasse, nei giorni 4, 5 e 6 aprile 2014: il Festival, che a livello internazionale è considerato l'alternativa europea al Sundance Film Festival, metterà in mostra il meglio del cinema indipendente mondiale, con 85 film provenienti da 32 paesi tra europei e non, pronti a competere per 24 premi in 15 differenti categorie.
“Non vediamo l’ora di dare a questi grandi film indipendenti il riconoscimento che meritano” ha detto Scott Hillier, regista e fondatore di ÉCU. “Alla sua nona edizione, ÉCU continua la sua tradizione di festival fatto appositamente per i registi, nel quale i cineasti sviluppano i loro propri stili in un ambiente creativo e stimolante.”
Tra i lavori più attesi al Festival ci sono DAMN GIRL, cortometraggio Danese che narra la storia di una dodicenne maschiaccio alle prese con le sfide imposte dal contesto in cui cresce;
NOT ANYMORE: A STORY OF REVOLUTION, un’investigazione personale e provocatoria realizzata da Matthew Van Dyke sul conflitto Siriano;
VIRTUOSO VIRTUAL, un'affascinante sperimentazione visiva proveniente dalle Germania curata da Maja Oschmann e Thomas Stellmach;
WE WILL RIOT, lungometraggio lituano diretto da Romas Zabarauskas che alterna un montaggio serrato da videoclip al duro a attualissimo tema della protesta politica.
Anche l'Italia sarà presente con ben 4 titoli:
La paura più grande di Nicola Di Vico, dedicato al delicato tema del pregiudizio e del capovolgimento della realtà operato dai Media, con protagonisti Alessandro Haber e l'esordiente Irene Splendorini;
A Scatola Chiusa, di Riccardo Salvetti e Gianfranco Boattini, è ispirato a una storia vera e racconta la routine apparentemente normale di un tranquillo impiegato benestante, in realtà oppresso da un'esistenza fatta di apparenze e deciso a non lasciare andare via i propri sogni come la voglia di inseguire i propri sogni;
Italia Italia di Daniele Riccioni, cortometraggio che racconta un’allegoria del Belpaese, partendo dalle vicende di due sessantenni in crisi coniugale assecondando atmosfere antonioniane in cui l’impossibilità del confronto con l’altro è il principale ostacolo da superare;
God Got his Head in the Clouds di Gianluca Sodaro, cortometraggio che mette in scena il dialogo tra un prete ed una bambina intenzionata a ‘denunciare’ Dio, accompagnato dalle musiche del ‘lynchano’ Angelo Badalamenti.
I vincitori riceveranno visibilità in varie parti del mondo e si porteranno a casa premi da associazioni quali London Film Academy, Red Giant, Dixit, Cyberlink, Golla e altre che supportano la comunità dei cineasti indipendenti.
Chi avrà l'opportunità di accedere al Festival potrà inoltre partecipare a workshop su diversi argomenti d'interesse quali la produzione, il montaggio e la regia, oltre a prendere parte durante il weekend ai dibattiti coi registi in concorso.
Per ulteriori informazioni potete visitare il sito internet ufficiale www.ecufilmfestival.com o seguire le diverse iniziative sui social media.
Nessun commento:
Posta un commento