La contaminazione è ormai un fenomeno frequente nel cinema e conta dalla sua numerosi film di successo , dalla rivelazione” Moulin Rouge” a “il destino di un cavaliere” , fino al bellissimo “ Marie Antoinette “; pochi sanno però che già nel 99′ , il vibrante esordio alla regia di Jake Scott (filgio di Ridley) aveva segnato una tappa fondamentale nel genere . ” Plunkett & MacLeane ” è un film vibrante e divertente , una storia picaresca che si fa beffe dello spettatore ogni momento mescolando ambienti , musiche e caratterizzazioni , creando un mix assolutamente succoso : le pittoresche vicende dei due protagonisti e la loro moderna caratterizzazione potranno sembrarvi fuori posto nel 1748 , ma di certo Scott non aveva alcuna pretesa documentaristica , se pur il capitano MacLeane e il fido Will Plunkett sono , con mia grande sorpresa , realmente esistiti ; le musiche degli anni 90′ si mescolano a un diciottesimo secolo sporco , putrido e libertino e nonostante la palese contaminatio ci accompagni dall’inizio alla fine , l’ambientazione storica risulta essere , nelle sue disgustose giravolte , la più concreta e obiettiva che si sia mai vista , non risparmiandoci nessun dettaglio disgustoso ( dalla evidente dissolutezza dei costumi ai secchi di “spazzatura” gettati fuori della finestre mentre passano i protagonisti , fino alla bellissima impietosa sfilata sul carro della morte che Johnny Lee Miller affronta prima di arrivare al braccio di forca di Tyburn ) . Menzione d’onore per tutti i componenti del cast ma soprattutto per il divertente , spassoso , adorabile , Alan Cumming , corruttore di giovani indifesi dai modi effemminati e la boccuccia di rossetto , maledettamente strepitoso .
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