Days of Ashes è un momento di riflessione necessario e benvenuto dopo l'ingombrante e sconvolgente The Choice, ma non per questo meno intrigante.
Nella convinzione che il crollo della volta della chiesa sia stata la punizione per i suoi peccati, sembra essere tempo di penitenza per Alessandro VI(Jeremy Irons), deciso a dispensare elemosine e ad avvicinarsi ai poveri e agli ammalati per cercare il perdono di Dio. Il figlio Cesare(François Arnaud) fa però ritorno a Roma portando notizie disastrose: in una disperata confessione il giovane invoca il perdono per aver peccato di lussuria insieme a Caterina Sforza(Gina McKee) e per l'omicidio del Conte Giovanni(Ronan Vibert), ma Rodrigo lo ammonisce per l'accaduto annunciandogli che sarà proprio lui a dover annunciare a Lucrezia(Holliday Grainger) la necessità di un nuovo matrimonio, al fine di costruire le giuste alleanze per difendere Roma dall'ira degli Sforza.
Lucrezia accoglie la notizia con rabbia e insoddisfazione, rifiutandosi di tornare sul mercato e di essere venduta ancora per gli interessi della famiglia, ma la decisione del Papa è inappellabile: con l'esclusiva concessione di poter almeno scegliere il futuro sposo, accompagnata dai consigli della madre Vannozza(Joanne Whalley) la ragazza inizia a osservare la lunga fila di pretendenti senza mai trovarne uno soddisfacente finché il suo sguardo non incrocia quello del genovese Raffaello Pallavicini, fratello del suo spasimante Calvino(David Alpay).
Con maggior interesse per l'intrigo politico ma senza privarsi della giusta dose di azione, il sesto episodio di The Borgias è una gustosa opportunità per indugiare sulla delicata situazione politica e religiosa di Firenze, permettendoci così di osservare da vicino alcune figure storiche di rilievo: Gerolamo Savonarola, determinato nella sua battaglia contro il Papa al punto da rifiutare con orgoglio la berretta cardinalizia col la quale questi aveva tentato di comprare il suo silenzio e sempre più vicino all'accusa di eresia, ma soprattutto un Niccolò Machiavelli che pur avendo a disposizione poche battute riesce a lasciare il segno, grazie alla nobile e accattivante presenza di Julian Bleach.
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Tempo di nuove nozze invece per Lucrezia: senza traccia alcuna del suo futuro sposo Alfonso D'Aragona, l'impressione è che la sceneggiatura voglia prendere tempo dal grande evento sfruttando nuovi personaggi fittizi, che speriamo però non rimandino troppo a lungo l'assai più interessante vera storia col Duca di Bisceglie; incrociamo le dita.
leggi su cinefilos serie tv: The Borgias 2x06 recensione
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