Essere umile e abbassare lo sguardo, rispondere alle domande solo se interrogata e non rivolgersi agli uomini dimostrando supponenza o semplicemente, intelligenza: il secondo episodio di Outlander rappresenta un banco di prova notevole per Claire Randall, costretta a misurarsi per la prima volta con il lato meno romantico e idilliaco della prospettiva di un viaggio nel tempo.
Condotta a Castle Leoch, roccaforte del clan McKenzie, Claire si spoglia letteralmente della sua vecchia identità per vestire i panni di Mrs Beauchamp, vedova di origini francesi attaccata lungo la strada da una banda di briganti per poi cadere vittima di un tentativo di violenza da parte del capitano Jack Randall: vestita dei suoi nuovi panni e nascosta sotto strati di tessuto, la ragazza viene interrogata da Colum McKenzie in persona, Capo del Clan e Signore del Castello, che come previsto non viene del tutto convinto dalla sua strana storia e non gradisce la determinazione con cui Claire riesce a tenergli testa; nel dubbio che la Straniera possa essere una spia inglese, sceglie comunque di trattarla come un ospite di riguardo e di porla sotto l'occhio vigile del fratello Dougal, presenza silenziosa che sembra nascondere un pericoloso segreto.
La permanenza al castello consente comunque a Claire di conoscere più da vicino il giovane dai capelli rossi a cui aveva salvato la vita: Jamie ha un cuore coraggioso, altruista e caparbio, pronto a difendere i più deboli e a prendere sulle spalle la sofferenza altrui, combattendo per ciò che è giusto e affrontando a viso aperto persino i suoi stessi parenti; il ricordo di Frank è più che mai palpabile mentre Claire attraversa i saloni e i corridoi di Castle Leoch, ma col marito tanto lontano da casa le circostanze che le impediranno di tornare al cerchio di pietre stanno già lavorando alla nascita di un inaspettato sentimento.
Castle Leoch continua a introdurci nell'universo di Outlander grazie a personaggi che anche se delineati in pochi tratti si fanno subito strada nella nostra memoria: affetto da una malattia alle ossa e scritto dallo sguardo rabbioso e pur rassegnato di Gary Lewis, Colum McKenzie è un Signore severo e imperscrutabile, ma non è difficile immaginare che il rapporto col fidato Dougal mostrerà presto delle crepe; altra figura ancora misteriosa è Geillis Duncan, esperta di erbe medicinali e da alcuni considerata una strega, che incontra subito le simpatie di Claire e del pubblico grazie all'affabile presenza di Lotte Verbeek, in un altro ruolo ambiguo ma probabilmente meno sacrificato della Giulia Farsese di The Borgias.
Oltre all'accurata ricostruzione di costumi e ambienti, a segnare gran parte del fascino dell'episodio resta però un genuino espediente linguistico: come Claire, neanche noi siamo in grado di comprendere le lunghe conversazioni in gaelico intraprese dagli astanti, ma da bravi Sassenachs non esiteremmo a iniziare le nostre lezioni il prima possibile.
Leggi su cinefilos/serietv: Outlander 1×02 recensione dell’episodio con Lotte Verbeek
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