"Thank you, Sassenach"
Un viaggio nel tempo dentro un altro, un presente in rovina dopo il Secondo Conflitto Mondiale e un passato remoto, sospeso fra le nebbie di una Terra Antica e selvaggia: Outlander ha tutte le carte in regola per conquistare il suo pubblico e lo dimostra sin dal primo episodio, intitolato "Sassenach", in cui introduce le due dimensioni temporali del racconto gradualmente ma senza cali d'interesse.
A guidarci è Claire, unica vera protagonista, che tramite voice over ci fa conoscere i suoi pensieri sulla strana sensazione di incredulità conseguente alla fine della Seconda Guerra Mondiale e soprattutto sul rapporto col marito Frank, restituitole dopo 5 lunghi anni di lontananza che hanno senza dubbio cambiato entrambi; lo stratagemma è usato spesso e a volte rischia di non lasciar respirare a fondo gli eventi attraverso le immagini quando queste sarebbero già sufficientemente esaustive, ma riesce comunque a farci empatizzare sin dal principio con i desideri e i rimpianti che animano il carattere della nostra eroina.
Lontana dall'essere la classica damsel in distress, cresciuta in un ambiente prevalentemente maschile e abituata a badare a sé stessa e a vivere "fuori dal tempo" sin dall'infanzia, Claire ( perfetto il casting della modella Caitriona Balfe) ha un carattere volitivo e passionale: temprata dalla guerra, una volta "caduta" nel 1743 non esita ad affrontare a viso aperto lo spietato comandante inglese Jonathan "Jack" Randall (antenato del marito Frank interpretato, come quest'ultimo, da Tobias Menzies) né gli spartani uomini del clan, pronti a proteggerla ma allo stesso tempo alquanto sospettosi nei confronti di quest'insolita giovane donna.
Lontana dall'essere la classica damsel in distress, cresciuta in un ambiente prevalentemente maschile e abituata a badare a sé stessa e a vivere "fuori dal tempo" sin dall'infanzia, Claire ( perfetto il casting della modella Caitriona Balfe) ha un carattere volitivo e passionale: temprata dalla guerra, una volta "caduta" nel 1743 non esita ad affrontare a viso aperto lo spietato comandante inglese Jonathan "Jack" Randall (antenato del marito Frank interpretato, come quest'ultimo, da Tobias Menzies) né gli spartani uomini del clan, pronti a proteggerla ma allo stesso tempo alquanto sospettosi nei confronti di quest'insolita giovane donna.
Dato il suo ovvio stadio embrionale e introduttivo Sassenach usa gran parte del tempo a sua disposizione per introdurre personaggi e ambientazioni deludendo le speranze di chi si aspettava di veder subito decollare l'azione, ma la scelta è ampiamente ripagata da un ottimo lavoro sulle atmosfere del tutto agli antipodi che caratterizzano i due periodi storici attraversati da Claire: colori sbiaditi e malinconica desolazione nel 1945, forti sfumature di rosso per le giubbe delle guardie di sua maestà e per i capelli del bel Jamie Fraser nel 1743, senza dimenticare il blu intenso e il bagliore luminoso del rituale druidico che fa da ponte fra i due mondi.
Nonostante alcuni stereotipi ( la protagonista che si ritrova a dover medicare una ferita chiedendo mezzi moderni) e la sensazione che il percorso dei personaggi sia già scritto (impossibile non preferire l'irresistibile Jamie all'ordinario e rassicurante Frank), Outlander promette di crescere di episodio in episodio e di farci sognare a lungo: ciò che vogliamo è un avvincente romanzo d'appendice, come quelli che amiamo leggere sotto la calura estiva, dove eroi senza macchia e senza paura sono pronti a rapirci per portarci in una terra di misteri e intrighi, nobili duelli e romantiche cortesie, sulle note di una canzone di Loreena McKennitt.
leggi su cinefilos/serietv: Outlander 1×01 recensione dell’episodio con Tobias Menzies
Nonostante alcuni stereotipi ( la protagonista che si ritrova a dover medicare una ferita chiedendo mezzi moderni) e la sensazione che il percorso dei personaggi sia già scritto (impossibile non preferire l'irresistibile Jamie all'ordinario e rassicurante Frank), Outlander promette di crescere di episodio in episodio e di farci sognare a lungo: ciò che vogliamo è un avvincente romanzo d'appendice, come quelli che amiamo leggere sotto la calura estiva, dove eroi senza macchia e senza paura sono pronti a rapirci per portarci in una terra di misteri e intrighi, nobili duelli e romantiche cortesie, sulle note di una canzone di Loreena McKennitt.
leggi su cinefilos/serietv: Outlander 1×01 recensione dell’episodio con Tobias Menzies
e figuriamoci se non ti piaceva sta robetta per donnicciole... :)
RispondiEliminaio l'ho trovato ridicolo!
eh figuriamoci se te non avevi qualcosa da ridire! :P non è filosofia kantiana, ma per quello che intende offrire va benissimo ;)
EliminaEvviva la" roba da donnicciole" se ha per protagonista una come Claire, che donnicciola non è di certo, e come eroi due uomini "quasi"perfetti come Jamie e Frank. Non bisogna dimenticarsi poi il cattivo di questa storia,Black Jack Randall, l'abbiamo solo intravisto, e il peggio deve ancora arrivare. What a villain! Io trovo che questa avventura meritasse una trasposizione televisiva. 23 anni fa è stata l'apripista di molte altre serie di successo. Nel mio caso, non è scattata la scintilla dopo aver letto il primo libro. Mi ero fermata e nn avevo alcuna intenzione di continuare, mi era piaciuto ma non mi aveva conquistato. Però, da period drama freak quale sono, mi sono lasciata molto coinvolgere da ... dalle immagini, diciamo. Sarà dura aspettare l'arrivo dei nuovi episodi di settimana in settimana, anche se so già perfettamente cosa ci aspetta. (Ho riletto il libro da pochissimo ☺) Buona visione e grazie per la recensione!
RispondiEliminaGrazie a te per il commento MG! Ignora il Cannibale, per lui contraddire è uno sport :P l'episodio è sicuramente introduttivo, ma non vedo l'ora di sapere cosa ci aspetta! Sono sicura che sarà una grande avventura :)
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