venerdì 22 luglio 2011

the adjustment bureau


"Most people live life on the path we set for them. Too afraid to explore any other. But once in a while people like you come along and knock down all the obstacles we put in your way. People who realize free will is a gift, you'll never know how to use until you fight for it. I think that's The Chairman's real plan. And maybe, one day, we won't write the plan. You will."


Siamo davvero padroni del nostro destino?è possibile che le scelte che crediamo di aver tracciato con indipendenza in realtà stiano solo seguendo la mappatura di un piano già scritto e immodificabile? Domande senza risposta che non suonano affatto nuove e che abbiamo già sentito tante volte, ma che in quel grande mistero che è l'esistenza, fatta di strane coincidenze e meccanismi indecifrabili, difficilmente passeranno mai di moda. 


Ispirato dal sempreverde Philip Dick, uno degli scrittori di fantascienza più saccheggiato della storia del cinema(Blade Runner, Minority Report per citarne alcuni),con "i guardiani del destino"(the adjustement bureau) l'esordiente George Nolfi omaggia e rievoca una delle più affascinanti e inquietanti soluzioni proposta dalla Sci-fi: un'umanità incapace di gestirsi e camminare con le proprie gambe, che ha approfittato dell'unico momento di libertà concessole dal fato ( straordinario il monologo di Terence Stamp nel ruolo di Thompson) poco prima del conflitto mondiale per devastare sé stessa; inevitabile quindi il ritorno al passato, di nuovo costantemente guidata da quel "Presidente" che attraverso schiere di eminenze grigie armate di agenda e cappello dirige ogni singola nostra azione, dal momento giusto per prendere un autobus a quello per versare un caffè, perché anche il più piccolo dettaglio se diverso da ciò che è stato scritto può cambiare la storia in modo irreparabile.
Scoperta la verità per una semplice disattenzione (voluta?) da parte del team, in realtà poco interessa delle dinamiche e delle ragioni del processo in sé stesso ai protagonisti David ed Elise: l'unica cosa veramente importante è stare insieme, vivere un amore capace di sfidare ogni variabile  che si rivela così forte da non accettare mai la resa nemmeno davanti al tempo, a Dio e ai progetti del cosmo.

è in questo struggente e romantico sentimento, culminante in una fuga mozzafiato per le strade di una New York sospesa e surreale attraverso passaggi dimensionali celati dietro porte inosservate, che la pellicola trova tutta la sua freschezza: in stato di grazia, Matt Damon tiene forte la mano di Emily Blunt correndo verso la libertà, finchè finalmente non verrà concesso il sopravvento al libero arbitrio e il piano finirà per cambiare: forse esiste davvero un disegno incomprensibile e non ci rendiamo conto di essere troppo deboli per avere la forza di modificarlo, ma una semplice scelta d'amore può essere  un'arma vincente. E non solo al cinema.

7 commenti:

  1. film carino, soprattutto per la storia romantica. altri aspetti potevano essere magari approfonditi meglio, però comunque non è niente male.

    però matt damon continua a non convincermi granché...

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  2. Devo vederlo al più presto e cmq neanche a me Damon convince molto...non ho ancora capito se mi piace oppure no...magari con questo film capirò! :)

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  3. Voglio vederlo questo film! Ti seguo :) Un bacione, a presto!

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  4. ma Damon è bravo ragazzi!direi che da invictus in poi non ci sono dubbi in merito!

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  5. Damon è bravissimo, anche in Green Zone ha dimostrato il suo talento. Ma questo film mi ha deluso tantissimo. l'ho trovato banale. forse pensavo troppo a Minority Report :-)
    http://cinetruman.blogspot.com/

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  6. beh la storia d'amore è il centro di tutto non c'è interesse ad amplificare eccessivamente la componente fantascientifica...però non sono una grande fan della fantascienza classica perciò trovo le deviazioni alternative molto più appetibili!

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  7. Sì, alla fine in effetti il lato romantico è quello che funziona meglio, ma secondo me è comunque affrontato in modo banale.
    Sono d'accordo quando dici che David ed Elise fondamentalmente se ne fregano delle ragioni dei guardiani, ma a questo punto non frega più nulla nemmeno a me che sto guardando il film, tanto è ovvio che alla fine riusciranno a restare insieme.
    Opinione personale, ovviamente. ;)

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