“Fu durante il regno di Giorgio III che i suddetti personaggi vissero e disputarono ; buoni o cattivi, belli o brutti, ricchi o poveri ora sono tutti uguali.”
Quando si tratta di Stanley Kubrick non si può ignorare che qualunque sia il proprio gusto in materia cinematografica ci si sta confrontando con un autentico mostro sacro , una della personalità più influenti e significative che abbiano mai lavorato alla settima arte ; sarebbe facile catalogare tutti i suoi lavori come capolavori a livello meramente nominale , senza fermarsi a valutare ogni film in modo sincero per quello che è : non merita di certo un simile trattamento” Barry Lyndon “ , pellicola che oltre a godere della fama del suo creatore è davvero un autentico e sfavillante capolavoro , un’eredità da preservare che ha cambiato per sempre il modo di girare e concepire il cinema in costume .
I momenti più significativi delle opere di Reynolds , Davìd , Hayez , Hogarth e tanti altri artisti della luce sono riconoscibili in ogni scena a volte palesemente richiamati ( nel bacio fra Barry e una delle sue amanti e con la stessa Lady Lyndon ) , altre lasciando semplicemente il loro spirito e le loro sublimi atmosfere sulla pellicola ; le trionfali musiche che accompagnano i personaggi verso la loro disfatta vengono dalle note più alisonanti dei compositori dell’epoca ( impossibile dimenticare la "Sarabande" di Händel e il tema irlandese "women of Ireland" di Seán Ó Riada ).
Kubrick prende a pretesto il romanzo picaresco di Thackeray al fine di riflettere , a mezzo di uno scorcio visivo talmente perfetto e naturale da rasentare l ‘ incredulità , sulla fragilità e il decadimento dell'umanità , sempre piena di grandi iniziative ma facilmente deviabile verso il fallimento , volgendosi ai suoi personaggi con sguardo impietoso e imparziale . Allo spettatore l'ingrato compito di giudicare e valutare la sfiducia che gli uomini sembrano da sempre meritarsi : perchè qualunque rango o condizione o dissidio possa separarli , sarà sempre vanificato dal fatto che un giorno , lo vogliano o meno , saranno tutti uguali .
Di nuovo una gran bella recensione,Alessia. Non ci crederai, ma non ho mai visto questo film! Devo proprio provvedere...
RispondiEliminaPensavo, non è che ami anche leggere cose austeniane? ( First Impressions!) Dalle mie parti c'è un giveaway di un libro in
italiano, gentilmente offertomi dalla casa editrice TEA , "L'enigma di Mansfield Park".
Per averlo, basta commentare, anche in italiano, of course, e lasciare un contatto per essere rintracciati nel caso di vincita.
Dai un'occhiata se ne hai voglia.
1. http://thesecretunderstandingofthehearts.blogspot.com/2010/03/intrigue-at-highbury-by-carrie-bebris.html
2.
http://flyhigh-by-learnonline.blogspot.com/2010/03/guest-post-giveaway-carrie-bebris.html
certo che amo Jane Austen!è la mia scrittrice preferita!!!!!!grazie per la segnalazione parteciperò certamente!!!!alla prossima!!!
RispondiEliminaChe bella recensione! Ho il libro, ho il film ma ancora non l'ho nè letto nè visto. Complimenti per la recensione!
RispondiEliminagrazie Occhi di Notte!torna presto a trovarmi!
RispondiElimina