lunedì 27 luglio 2015

Suite Française



“They felt a strange happiness, an urgent need to reveal their hearts to each other- the urgency of lovers, which is already a gift, the very first one, the gift of the soul before the body surrenders. 'Know me, look at me. This is who I am. This is how I have lived, this is what I have loved. And you? What about you, my darling?” 

Suite Francese, Irene Nemirovsky 


Un quadernetto fittissimo, i caratteri lillipuziani pazientemente ritagliati per non sprecare neanche un centimetro della preziosa carta a disposizione, prigioniero di una valigia rimasta ad attendere la liberazione per 60 anni confidando che un giorno il coraggio di guardare oltre il dolore sarebbe stato reso più forte dalla rivelazione delle parole: è quasi impossibile scindere un film come Suite Française (Suite Francese) dalla storia, cinematografica essa stessa per il suo eccezionale e straziante arco narrativo, di come il manoscritto incompiuto di Irene Nemirovsky sia stato recuperato e restituito alle stampe appena nel 2004 regalando alla scrittrice, morta ad Auschwitz nel 1942 appena un mese dopo la deportazione, notorietà e immortalità inattese.

domenica 26 luglio 2015

Testament of Youth



"Violets from Plug Street Wood,
Sweet, I send you oversea.
(It is strange they should be blue,
Blue, when his soaked blood was red,
For they grew around his head:
It is strange they should be blue.)

Think what they have meant to me - 
Life and hope and Love and You
(and you did not see them grow
Where his mangled body lay
Hiding horrors from the day;
Sweetest, it was better so.)

Violets from oversea,
To your dear, far, forgetting land
These I send in memory
Knowing you will understand"

Roland Leighton, Villanelle

La Pace del Silenzio è un lusso che la Guerra non può permettersi: poco importa se il Fronte è lontano quanto basta per sentirsi al sicuro e se la primavera e l'estate soffiano insistenti sulle campagne come se nulla sia cambiato; il vuoto lasciato da chi se ne è andato è un fracasso di rumori assordanti che non vogliono saperne di smettere, un tarlo martellante nella testa e nel cuore che lascia gli occhi rossi di pianto e la voce troppo straziata per gridare, il mare che scroscia sulla riva senza lavare via nulla e il tintinnio degli addobbi natalizi, rimasti ad aspettare la celebrazione di una festa che non sarebbe mai arrivata, lo squillo del telefono che annuncia la catastrofe e il ticchettio dell'orologio, il tempo di una vita che si è fermato senza chiedergli il permesso; il primo fotogramma di Testament of Youth è ancora a nero quando i cannoni annunciano la notizia dell'Armistizio del 1918 ad una folla esultante, poco prima che il lamento della giovane Vera Brittain si consumi in uno sguardo raggelante, arrabbiato e fiero, che punta dritto in camera e a noi tutti.

sabato 25 luglio 2015

Poet's corner No. 24


Down the long white road we walked together
Down between the grey hills and the heather,
Where the tawny-crested
Plover cries.

You seemed all brown and soft, just like a linnet,
Your errant hair had shadowed sunbeams in it,
And there shone all April
In your eyes.

With your golden voice of tears and laughter
Softened into song ‘Does aught come after
Life,’ you asked ‘When life is
Laboured through?

What is God and all for which we’re striving?’
'Sweetest sceptic, we were born for living;
Life is Love, and Love is—
You, dear, you.’

Roland Leighton, 1914


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