Ottenere la grazia, essere finalmente libero di tornare a casa, a Lallybroch, e ricominciare a vivere la sua vita insieme alla donna che ama: il piano di Jamie Fraser è semplice, ma per realizzarlo occorrerà l'appoggio di un uomo potente, in grado di intercedere con le autorità e di vincere le resistenze della corona come il Duca di Sandringham, indiretto protagonista di questo episodio di Outlander.
Raffinato e baldanzoso gentiluomo, interpretato in modo impeccabile da un attore di razza come Simon Callow, il Duca di Sandringham è un uomo dalle mille risorse che nasconde più di un segreto: la sua affinità con la causa giacobita si rivela un'arma preziosa per Claire, al corrente grazie alle ricerche genealogiche del marito di come l'uomo sia in realtà il vero protettore del Capitano Black Jack Randall; la nostra Signora Fraser sembra aver imparato bene l'arte del complotto dal suo nuovo periodo storico e si impegna al massimo per persuadere il Duca della bontà della causa di Jamie e della rischiosa posizione in cui potrebbe ritrovarsi se le sue simpatie giacobite venissero allo scoperto.
Affascinato da Claire, il Duca accetta infine di intercedere per Jamie, a patto di usare il ragazzo per risolvere un duello al primo sangue in cui è stato coinvolto per un debito non saldato: inevitabilmente comica, la baruffa che ne segue consente di stemperare l'atmosfera dell'episodio, resa particolarmente pesante dalla rottura definitiva fra i fratelli McKenzie, divisi ora non solo dalle differenti visioni politiche ma da quello che il Laird considera un vero e proprio tradimento; incinta di Dougal, Geillis è determinata a completare la scalata verso la sua felicità e una prestigiosa posizione sociale, usando le sue raffinate conoscenze di botanica per sistemare per ottenere la libertà coniugale per lei e il suo amato: l'accaduto non sfuggirà all'attenzione di Claire, che pagherà cara la sua insistenza nel volere scoprire la verità sul conto della donna.
Ricco di sussulti tanto quanto di momenti di distensione, l'episodio si contraddistingue come sempre per la straordinaria chimica fra i due protagonisti e per un'atmosfera magica, resa al meglio dal nuovo rituale druidico a cui abbiamo l'opportunità di assistere ma anche dalla malinconica scena del changeling boy, simbolo di come il mondo in cui Claire è stata catapultata sia ricco di cocente superstizione ma anche di una facile e quasi dolce inclinazione nel voler credere che forze incantate possano governare il destino degli uomini e salvarli dalla sofferenza: una dimensione affascinante, che Outlander ha sempre saputo coltivare con cura.
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