mercoledì 10 luglio 2013

The Fall: complete series 1


Un uomo e una donna osservano si osservano nello specchio, cercando nel riflesso la risposta a ciò che manca nelle loro vite: freddi e razionali, scrupolosi e attenti, meticolosi e solitari, Paul Spector e Stella Gibson potrebbero essere anime gemelle destinate a un fortunato incontro sotto il plumbeo cielo di Belfast, ma il caso ha voluto che fossero chiamati su fronti opposti della barricata a interpretare rispettivamente il ruolo di uno spietato serial killer e quello della Detective decisa a catturarlo.


The Fall, fatica offerta da Casa BBC al sempre esigente pubblico britannico, Entra nella mente dell’assassino con un ribaltamento di prospettive che non si crea problemi a rinunciare al più classico e abusato schema poliziesco dell’whoduit: Paul( un bravissimo Jamie Dornan) ci lascia il suo terribile biglietto da visita quasi subito, mentre si aggira con assoluta padronanza sulla futura scena del crimine raccogliendo cimeli e prendendo appunti per un quadernetto degli orrori che attende ogni notte, dopo essere rimasto nascosto tutto il giorno nella camera dell’innocente figlioletta di Paul, di essere nuovamente utile al suo padrone; una volta realizzata la sua linda e crudele opera d’arte, Paul torna a casa e indossa i panni di un padre di famiglia come tanti altri, impegnato in un lavoro che probabilmente non lo gratifica e che lo costringe continuamente a misurarsi col peso della perdita e del lutto.

Single, indipendente, bellezza magnetica e glaciale( incarnata da una Gillian Anderson che dopo essere venuta in UK sembra sia vivendo una seconda giovinezza), Stella si fa largo nell’inchiesta con tutta la determinazione di una donna decisa a non farsi schiacciare da un ambiente conservatore e maschilista: a differenze di altre colleghe la nostra Detective è sgradevole come poche, ma è ciò perfettamente funzionale al fine di decifrare, attraverso una lente realistica e disturbante, le leggi di un’umanità disperata e solitaria che ha fatto della dissimulazione il suo mantra nel tentativo di mantenere costantemente il controllo.

Angeli e demoni, madri devote o mantidi tentatrici, le donne devono ancora subire le pesanti etichette che la società non può fare a meno di attribuirle, pagando il desiderio di non volere essere un semplice oggetto con il mostruoso sacrificio alla grande visione che Paul immagina nella sua mente: il suo personaggio, capace di far convivere un’inviolabile etica della famiglia con l’incubo della più oscura perversione e pronto a chiedere perdono per una delle sue vittime solo dopo aver scoperto che era incinta, diventa inconsapevole portavoce dell’ipocrisia di un paese che lascia ancora morire le sue donne, considerando l’aborto una pratica illegale e moralmente inaccettabile.

Mentre la caccia prosegue lungo i 5 episodi, la rete degli eventi si tesse a dismisura rendendo The Fall un mosaico ricchissimo dove poco o nulla è lasciato al caso ma non tutto funziona adeguatamente allo scopo: confusa e poco appetibile, la storyline parallela dedicata alla corruzione delle forze di polizia è un punto debole che distrae l’attenzione dello spettatore, mentre il finale stiracchiato e senza dubbio già concepito nella logica di una lunga corsa della serie ci lascia con una fastidiosa sensazione di premessa e sospensione. Ciononostante, per la sua straordinaria capacità di tenere in equilibrio i lenti ritmi del racconto con una tensione mai calante e per aver nascosto fra le righe le ombre di una città incerta e contraddittoria come Belfast, The Fall resta una delle novità più interessanti della stagione BBC: non una caduta, ma un’angoscia in grande stile.

Nota: questo pezzo è stato pubblicato nel numero di luglio di Ed è subito Serial Magazine. Si parla di The Fall a pag 24, ma potete leggere l'intero numero subito qui sotto: 

2 commenti:

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