Inutile sperare di trovare in Escobar- Paradise Lost la vera storia del Re del Narcotraffico: a dispetto del titolo e della locandina monopolizzata dall'inquietante sguardo di Benicio Del Toro, il film di Andrea Di Stefano non racconta del dettaglio la vita del Patron preferendo filtrare gli eventi di quegli anni attraverso lo sguardo di Nick, ragazzo canadese arrivato in Colombia per inseguire come molti stranieri il miraggio di luoghi incontaminati e di un'esistenza fuori dagli schemi, innamorato della nipote di Escobar e lentamente abbagliato tanto dal carisma dell'uomo quanto dalla apparente onnipotenza.
giovedì 8 settembre 2016
lunedì 5 settembre 2016
Novantatrè
Cosa interessante, la memoria: il tempo ti spinge lontano dagli eventi dolcemente, ti lascia credere che la distanza ti regalerà l'obiettività necessaria per riesaminare le carte e dar voce alla verità, quella vera, l'eco che nessuno era più in grado di sentire, coperto dall'urlo della forca invocato a gran voce dal popolo arrabbiato.
Doviziosamente documentato e arricchito dal supporto della stampa dell'epoca e scritto come uno sguardo contemporaneo su un anno di infamia, Novantatrè di Mattia Feltri non mostra alcun timore né remora nell'analizzare gli Eventi di Mani Pulite epurandoli della dorata placcatura che ricopre sempre con orgoglio la Giustizia senza condizioni: un elenco di nomi infinito e impossibile da ricordare si snoda pagina dopo pagina, portando con sè le storie di chi pur con la macchina della sospetta illegalità ha visto la propria reputazione affondare nel fango senza alcuna possibilità di redenzione, affrontare una carcerazione preventiva umiliante e interrogatori disumani che hanno condotto tanti, troppi, dritti fra le braccia della liberazione del suicidio.
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