lunedì 24 giugno 2013

The White Queen: 1x01



La terza stagione di Game of Thrones si è appena conclusa, ma anche se il ritorno alle travagliate vicende di Westeros è fin troppo lontano la BBC ci invita a sguainare le spade ancora una volta, per partecipare a un gioco del trono altrettanto sanguinario di cui l'Inghilterra è stata in passato sopraffina e indiscussa protagonista: la Guerra delle due Rose, che con la rivalità fra i Lancaster e gli York si dice sia stata d'ispirazione a G. R. R. Martin per creare le fittizie casate degli Stark e dei Lannister, accompagnerà le serate estive del pubblico britannico ( prima di partire sul canale statunitense Starz il prossimo 10 agosto)  grazie a The White Queen, serie in 10 episodi tratta dalla saga di romanzi di Philippa Gregory " The Cousin's War".

Nonostante l'elevatissima dose di complotti e intrighi rendano la sfida del periodo storico appetibile per qualsiasi sceneggiatore, la Guerra fra la Rosa Rossa dei Lancaster e la Rosa Bianca degli York non ha mai goduto sul piccolo e sul grande schermo della stessa fama dei parenti Tudor, ma con la BBC al timone le aspettative per un dramma in costume di tale portata erano più che legittime.

Lo scorso anno erano stati Shakespeare e la sua tetralogia dell'Enrieide a portarci sui campi di battaglia con The Hollow Crown, ma la regina della Rosa Bianca di Philippa Gregory non può ovviamente muoversi in lidi altrettanto prestigiosi: scrittrice di historical fiction di successo conosciuta soprattutto grazie ai suoi romanzi sul periodo Tudor ( L'altra donna del re è stato trasposto in un film di discreta fattura con Scarlett Johansson, Natalie Portman ed Eric Bana), la Gregory non ha mai avuto difficoltà a prendersi delle libertà nella narrazione degli eventi, ma carattere distintivo del suo modo di dipingere la storia è sempre stata la sua capacità (un vizio o un pregio, col beneficio del dubbio), di lavorare con insistenza su dicerie, pettegolezzi e leggende dell'epoca alimentandoli a dismisura, fino a renderli elementi integranti e imprescindibili della narrazione; ecco allora che la storia di Elizabeth Woodville, regina di origini lancastriane andata sposa a Edoardo VI di York, si tinge di tinte oscure intrecciandosi ai poteri mistici che la donna e la madre Lady Jacquetta Rivers avrebbero ereditato dalla dea greca Melusina ( il fatto che Lady Rivers sia stata accusata di stregoneria ha fornito il pretesto ideale).

Se adeguatamente sfruttate per condire la narrazione, un po' di contaminazioni e infedeltà  non si disdegnano mai, ma è il modo in cui gli eventi vengono introdotti agli occhi dello spettatore il vero problema del primo episodio di The White Queen: tutto sembra succedere troppo in fretta perchè si riesca a prenderlo completamente sul serio, ponendo Elizabeth sulla strada di Edward nel contesto più improbabile possibile e senza riservare ai due una caratterizzazione tale da giustificare l'interesse del pubblico per quel che verrà.
Se la Elizabeth di Rebecca Ferguson è bellissima eppure incredibilmente acerba e l'Edward di Max Irons sembra difendersi molto meglio nei panni del giovane re impulsivo e inesperto, a funzionare sono piuttosto i personaggi di contorno come la Lady Rivers di Janet McTeer, ormai del tutto a suo agio nel typecasting della Madre ombra (la terza del genere, dopo Sense and Sensibility e Parade's End)e il Conte di Warwick di James Frain, indimenticato Thomas Cromwell di The Tudors.

Trattandosi di un episodio introduttivo, non siamo ancora del tutto convinti che Elizabeth Woodville meriti del tutto le nostre simpatie, ma abbandonate le campagne della tenuta dei Rivers il teatro dell'azione potrà spostarsi finalmente a corte, dove messi in moto gli ingranaggi oscuri del potere faremo senza dubbio la conoscenza di nuovi e ben più interessanti giocatori, al momento per lo più introdotti da una breve presentazione: Margaret Beaufort, madre del futuro re Tudor Enrico VII, e i fratelli del re George Duca di Clarence( interpretato da David Oakes, villain medievale per antonomasia dopo I Pilastri della Terra e I Borgia) e soprattutto Richard, futuro Riccardo III di infame memoria recentemente riabilitato e celebrato in occasione del ritrovamento del suo scheletro fra i resti di una vecchia abbazia. 
La prima sensazione è che le grandi aspettative della vigilia siano state in parte disattese, ma la partita è in fondo solo agli inizi e il comparto tecnico della BBC (ottimi i costumi, per quanto sporcare maggiormente la messa in scena non avrebbe guastato)si è guadagnato di diritto la nostra fiducia a oltranza: il profumo della Rosa Bianca o la Rosa Rossa è leggenda, e noi attendiamo con ansia di sentirlo.

Legi su cinefilos- serie tv: The White Queen 1×01- recensione

5 commenti:

  1. se non ha convinto troppo nemmeno te che in questo genere ci sguazzi, io mi sa che me lo salto... :)

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    1. non sono ancora convintissima devo dire...il fatto che faccia il tifo per la parte avversaria e provi sincera antipatia per la protagonista dovrebbe dirmi qualcosa...:D

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  2. non tutte le ciambelle sono con il buco.. Buon lunedì Maurizio

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  3. Forse come te, Alessia, sono alquanto "biased" per il mio essere riccardiana. Però, davvero,non credere di essere parziale nè verso il libro "The White Queen", che proprio non mi era piaciuto, nè verso questa serie, che aspettavo con ansia e senza pregiudizi. Avevo rivalutato la Gregory leggendo "The Kingmaker's Daughter", ma ora, se alla fine del primo episodio nutrivo ancora qualche speranza che questa serie potesse piacermi, dopo aver visto ilsecondo sono convinta che BBC poteva fare di molto meglio.
    Le cose accadono troppo in fretta, non si ha il tempo di capire i personaggi. Come dici tu, le imprecisioni nei fatti si possono perfino perdonare per amore del racconto. Forse, tuttavia, mescolare tre libri (The White Queen + The Red Queen + The Kingmaker's Daughter) in un'unica serie non ha reso le cose facili alla sceneggiatrice. Tutto risulta così confuso! Immagino lo sia ancor di più per chi si accosta a questo periodo e a questi fatti per la prima volta.
    Continuerò a vedere solo per curiosità: devo vedere cosa faranno di Richard e Anne. In The Kingmaker's Daughter non erano male. Me li distruggeranno?

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    1. hai ragione Maria Grazia, effettivamente con l'ep 2 ( di cui penso di scrivere a breve) le perplessità non hanno fatto altro che aumentare: è come se dovendo tenere insieme i 3 punti di vista dei libri, non sapendo a chi rivolgere maggiori simpatie abbiano finito per creare una gran confusione.
      Dovrei voler bene ad Elizabeth e tifare per lei invece è finita che al momento il personaggio che ho trovato meglio delineato è proprio Margaret Beaufort, che evidentemente rappresenta la portatrice della rovina della Casa di York ( capisco bene perchè non ti piace affatto come personaggio storico ;) ): ora come ora, è davvero l'unica su cui si sia fatto un lavoro di caratterizzazione psicologica come si deve. Attendo con ansia di vedere un Richard a tutto tondo, spero davvero che in qualche modo riescano a rendergli giustizia.

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