C'è del marcio in Danimarca: se il cinema ha sempre amato curiosare nei saloni delle grandi residenze reali per svelare ombre di amori e tradimenti, lotte dinastiche e cospirazioni, passioni devastanti e sofferenze silenziose, anche la fredda patria di Amleto ha concesso ben volentieri al grande schermo alcune pagine della sua storia, poco conosciuta al resto d'Europa e senza dubbio meno glamour di quella di Enrico VIII o Maria Antonietta ma altrettanto archetipica; presentato alla sessantaduesima edizione del Festival di Berlino e scelto per rappresentare il suo paese agli imminenti Academy Award nella categoria per il miglior film straniero, A Royal Affair(En kongelig affære) possiede tutti gli ingredienti che non dovrebbero mai mancare ad un film in costume degno di questo nome, ma riesce comunque ad andare oltre offrendo qualcosa in più del semplice gusto per la rievocazione.
giovedì 24 gennaio 2013
mercoledì 16 gennaio 2013
Cloud Atlas
"Narrami, o Musa, dell'eroe multiforme, che tanto
vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia:
di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri,
molti dolori patì sul mare nell'animo suo,
per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni."
(Omero, Odissea)
Un anziano cantastorie siede davanti al fuoco e narra le avventure di uomini audaci, voci in lontananza che in un mondo privo della scrittura affidano ogni speranza alla sola forza delle parole: con una scena d'apertura vicina per solennità e atmosfere al proemio di un poema omerico Cloud Atlas mette subito in chiaro di voler essere un'opera pronta a rischiare per appagare la sua ambizione, ma non appena il vortice di personaggi che con rapidità si susseguono sullo schermo inizia a travolgerci e a stordirci il parallelo diviene sempre più azzeccato; abbandonate le pagine del libro di David Mitchell, la lunga Odissea dell'umanità scritta su volti dispersi nel tempo e nello spazio cresce rigogliosa nella potente architettura visiva che i fratelli Wachowski hanno costruito per noi insieme a Tom Tykwer.
"A half-finished book is, after all, a half finished love affair."
Con 6 inconfondibili storie diverse per ambientazione, genere e stile il rischio che Cloud Atlas fosse un frammentario pastiche a episodi era piuttosto elevato: il solido team di registi è invece riuscito nell'impresa titanica di riunire 6 film in un uno, dividendosi la gestione delle ambientazioni secondo la propria versatilità per regalarci 2 ore e 52 minuti di cinema sorprendente, incantevole, divertente e straziante.
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Downton Abbey complete series 3
Dovevano essere anni di serenità e rinascita, destinati a spazzare via il dolore del Primo Conflitto Mondiale per aprire le porte ad un nuovo e radioso futuro: invece, il biennio seguente alla fine della Guerra ha finito per far vivere agli abitanti di Downton Abbey il periodo peggiore della loro esistenza. Per fortuna il teorema non è stato comunque applicato a tutti i personaggi, la maggior parte dei quali sono in fine maturati e diventati decisamente più belli e sfaccettati di quanto non fossero quando li abbiamo conosciuti.
Molte cose dovranno cambiare nella quarta stagione, ma mentre ci prepariamo ai soliti moderati mesi di attesa prima di riabbracciare la nostra famiglia aristocratica preferita, consoliamoci con un bel post contenente tutti i link alle recensioni per gli episodi della terza serie incluso l'ultimo ( infame) Christmas Special; ma soprattutto, ringraziamo il cosmo perché Maggie Smith fresca di Golden Globe ha finalmente ufficializzato il rinnovo del suo contratto. Grazie Golden Globe, GRAZIE.
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Brother Bear
Poco prima che iniziasse l'era di John Lasseter, la Disney di Michael Eissner si reggeva pericolosamente in piedi e giocava le sue ultime carte nella speranza di poter salvare sé stessa e la propria integrità: uno dei più apprezzabili tentativi, percorso sulla via dell'animazione tradizionale che tanta gloria aveva dato in passato alla Casa di Topolino è avvenuto nel 2003 con Koda, fratello orso, ultima fatica degli Studios della Florida che avevano realizzato Mulan e Lilo e Stitch( e che chiusero proprio dopo questo film).
Immerso negli splendidi paesaggi del Nord America, il film di Aaron Blaise e Robert Walker racconta la storia di Kenai, giovane impaziente di diventare adulto e di prendere il posto che gli spetta nella tribù a cui appartiene proprio come i due fratelli : deluso dal fatto di aver ricevuto come totem guida dalla saggia del villaggio il poco interessante "orso dell'amore", Kenai si lascia prendere dalla rabbia e dall'incoscienza finendo per perdere il fratello maggiore Sitka e per uccidere il suo stesso animale guida, suscitando il disappunto degli spiriti; trasformato proprio in orso per volere dello spirito di Sitka e inseguito dalla vendetta dell'altro fratello Denahi, convinto che Kenai sia morto proprio per mano dell'animale il giovane dovrà intraprendere un viaggio lungo e faticoso per espiare la sua colpa e riconciliarsi col passato, ma l'incontro lungo il cammino con un cucciolo d'orso di nome Koda cambierà per sempre la sua vita e la sua percezione delle cose.
mercoledì 9 gennaio 2013
Poet's corner No.12
I cry your mercy—pity—love!—aye, love!
Merciful love that tantalizes not,
One-thoughted, never-wandering, guileless love,
Unmasked, and being seen—without a blot!
O! let me have thee whole,—all—all—be mine!
That shape, that fairness, that sweet minor zest
Of love, your kiss,—those hands, those eyes divine,
That warm, white, lucent, million-pleasured breast,
Yourself—your soul—in pity give me all,
Withhold no atom’s atom or I die
Or living on perhaps, your wretched thrall,
Forget, in the mist of idle misery,
Life’s purposes,—the palate of my mind
Losing its gust, and my ambition blind!
John Keats
I cry your mercy—pity—love!—aye, love!
martedì 1 gennaio 2013
Welcome 2013! We expect great things from you.
Happy New Year! Il famigerato 2012( un anno molto buono per la sottoscritta, un po' meno per il resto del cosmo) ci ha detto addio giusto poche ore fa e il 2013 si è già fatto largo nelle nostre menti a colpi di Walzer( perdonate, la visione del Concerto di Capodanno in tv qui è un must totale). Dato che per l'occasione ci sentiamo gasatisissimi e pieni di buoni propositi, perché non fare un planning dei 10 film che il nuovo anno avrà il piacere di portarci? Alcuni sono già usciti dappertutto tranne che qui e li si sta attendendo con impazienza febbrile, altri ci metteranno un po' più di tempo ad arrivare in sala ma poco male, l'Hype è lo stesso a mille e se li potessimo avere subito sarebbe tutto perfetto.
Uscito a Natale negli USA, in arrivo in Italia il 31 gennaio, è il film che sto attendendo con maggiore sofferenza ormai dalla notte dei tempi, per l'esattezza da quando ho iniziato a saltellare per la casa alla notizia che Tom Hooper avrebbe trasposto in immagini il mitico Musical di Claude-Michel Schönberg e Alain Boublil da sempre in cartellone nel West End. GIVE IT TO ME. NOW.
2)Anna Karenina
Joe Wright + film in costume= meravigliositudine, ma questa volta le innovazioni visive e le sontuose scenografie sembrano andare oltre e fare presagire uno scenario alla Moulin Rouge. Forse Keira Knightley come protagonista ci pesa un po' e Aaron Johnson non è Sean Bean, ma c'è un Jude Law sicuramente superlativo e il pacchetto completo promette grandi soddisfazioni. Dimenticavo: DARIO MARIANELLI'S SOUNDTRACK.
3) The Hobbit: The Desolation of Smaug
Avete finito poco fa di vedere il viaggio inaspettato e non vi sembra il caso di cominciare subito ad attendere il secondo capitolo de lo Hobbit? Vi capisco perfettamente e potete tirare un sospiro di sollievo perché The Desolation of Smaug arriverà alla fine del 2013 con tutta la calma di cui avete bisogno. Però io devo dirvelo, Peter Jackson mi ha fatto ancora una volta il piacere di far coincidere la data di uscita del film col mio compleanno e non è un appuntamento che posso dimenticare facilmente, ECCO.
4)The Great Gatsby
Doveva arrivare a Natale ma alla fine è stato rimandato tutto alla prossima estate. Paura della troppa concorrenza? Senza dubbio, ma Leo non ne sarà stato affatto contento perchè questo ha diminuito le sue opportunità di acchiappare il famigerato Oscar che tanto lo tormenta. Date un Oscar a quel bravo giovine per favore. Comunque, gli anni 20' secondo Baz Luhrmann non me li perderei per nulla al mondo. E I VESTITI DI CAREY MULLIGAN. DICO.
5)Lincoln
Steven Spielberg dirige Daniel Day-Lewis in un film che ha tutte le carte in regola per diventare il più spielberghiano di sempre. Come previsto John Williams si unisce al party e la colonna sonora mi ha ridotto in lacrime anche senza aver ancora visto il film. In America è uscito da un po', qui arriverà a febbraio giusto perché non abbiamo già aspettato abbastanza.
6)Cloud Atlas
Già uscito in Bluray in diversi paesi del mondo, Cloud Atlas arriverà in Italia il 10 gennaio. AT LAST. Devo dire che sto facendo una fatica immane per finire Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino e che per questo mi è alquanto passata la voglia di imbarcarmi nell'Atlante delle nuvole di David Mitchell, " colpevole" di essere caratterizzato da una struttura ancora più frammentaria di quella del suo parente italiano.Tuttavia, il film promette di essere un'esperienza mistica e sensoriale notevole con tutti i suoi 170 minuti e io intendo farne parte. E poi, BEN WHISHAW.
7)Star Trek into Darkness
Una confessione a cuore aperto per iniziare al meglio il 2013: non sono una trekker, non ho ancora visto il primo film del reboot firmato da JJ Abrams e nemmeno mi piace molto Star Trek. Che ci fa STID in questa classifica? Beh, nella vita di ogni fan esiste un abisso profondo chiamato " guardare alcuni film che di solito non guarderesti per gli attori e solo per loro". Ecco, JJ avrà senza dubbio svolto un lavoro egregio, ma il motivo per cui Star Trek è finito al centro dei miei pensieri si sintetizza nella foto sottostante. Più villains sotto vetro per tutti per favore. O almeno per me.
8)Djiango Unchained
Fino a pochi giorni fa era l'elogiatissimo nuovo capolavoro di Tarantino. Adesso è diventato il film in cui Leonardo Di Caprio ha continuato stoicamente a recitare con lo sguardo pieno di odio nonostante una mano seriamente insanguinata. DO WANT. And for the love of God, GIVE HIM HIS OSCAR.
9)Man of Steel
Superman returns, ma senza Brandon Routh e con Zack Snyder alla regia sembra tutta un'altra musica. Aggiungiamoci Amy Adams, Michael Shannon, Diane Lane e soprattutto Henry Cavill: il Duca di Suffolk di The Tudors al suo primo ruolo di protagonista assoluto, I'M SO PROUD OF HIM.
Altro film che il mondo ha già visto e archiviato, Frankenweenie potrebbe essere la mia possibilità di far pace con Tim Burton. Tim, dopo Dark Shadows, il nostro rapporto ha continuato a logorarsi ma se Frankenweenie è un bel film sono disposta a perdonarti e a dimenticare. REALLY.
Film attesi in ordine sparso
Beast of the Sounthern Wild - The Master- Hunger Games: Catching Fire - Oz: The Great and The Powerful- Hitchcock
So...
Welcome 2013! We expect great things from you. Don't fail us.
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