Da Lassie a Beethoven , da Lilli e il vagabondo alla carica dei 101 , da Balto a Red e Toby , il cinema ha sempre prediletto i nostri amici a quattro zampe che con la loro tenerezza sanno dare speranza e sciogliere i cuori di grandi e piccini : proprio da un cane fedele riparte così la Disney , dopo le infelici esperienze di " Chicken Little " e de " i Robinson ", sotto la guida di quel John Lasseter che come nuovo direttore creativo e produttore esecutivo sembra aver fatto della salvezza della Casa di Topolino la sua missione.
martedì 29 marzo 2011
lunedì 28 marzo 2011
I am the captain of my soul
Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.
In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.
Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.
It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.
W.E. Henley
martedì 22 marzo 2011
Non è ancora domani
Via dagli edifici monumentali del centro e dal verde di complessi residenziali ogni metropoli ha il suo lato oscuro : le luci della nostra capitale brillano poco o niente per gli invisibili che vivono nell'ombra delle baracche e delle roulotte in periferia , con l'eco del traffico cittadino in lontananza , di un'esistenza umile ma mai degradante .
Vite di semplicità e d'affetto si raccontano ne "la pivellina - non è ancora domani " , seconda pellicola della bolzanina Tizza Covi e dell'austriaco Rainer Frimmel dopo il documentario pluripremiato " babooska " dedicato alla realtà circense : una realtà affascinante , verso la quale la coppia gira nuovamente l'obiettivo : abbandonando definitivamente la coltre dorata di lustrini e riflettori che da sempre costruiscono lo stereotipo di questo mondo misterioso , i due raccontano la storia di Asia , che abbandonata dalla madre su un'altalena con una lettera disperata in cui lei promette di tornare , avvolta nel suo cappottino viene salvata e adottata da una piccola comunità di artisti di strada .
venerdì 18 marzo 2011
never let me go
"We didn't have The Gallery in order to look into your souls. We had The Gallery to see if you had souls at all."
Se volessimo trovare un'esperienza affettiva vicina a quella di "never let me go" di Mark Romanek, probabilmente "espiazione" di Joe Wright sarebbe il candidato ideale: lontane dall'identità narrativa o contenutistica, le due pellicole respirano a pieni polmoni un'atmosfera cupa e deprimente, storie di vite che avrebbero potuto essere normali e felici e che invece sono state consumate troppo presto da un disegno già scritto che fino alla fine lo spettatore prega sarà spezzato e modificato, per poi assistere impotente a uno spettacolo impietoso e crudele.
mercoledì 16 marzo 2011
You'll never, never, never...
Darling,
Hold me,
Hold me,
Hold meeeeee,
And never (never),
Never (never),
Never (never),
Let me gooooo
Darling,
Kiss me,
Kiss me,
Kiss meeeeee,
And never (never),
Never (never),
Never (never),
Let me gooooo
Mark my heart
Throw away the key
Fill my love with exthasy
Bind my heart
With your warm embrace
And tell me,
No one
Will ever take my place
Darling,
Tell me,
Tell me,
Tell meeeee
martedì 15 marzo 2011
We all complete
" I come here and imagine that this is the spot where everything I've lost since my childhood is washed out. I tell myself, if that were true, and I waited long enough then a tiny figure would appear on the horizon across the field and gradually get larger until I'd see it was Tommy. He'd wave. And maybe call. I don't know if the fantasy go beyond that, I can't let it. I remind myself I was lucky to have had any time with him at all. What I'm not sure about, is if our lives have been so different from the lives of the people we save. We all complete. Maybe none of us really understand what we've lived through, or feel we've had enough time. "
lunedì 14 marzo 2011
L'uomo fiammifero
Nel panorama desolante che ormai da tempo caratterizza il cinema italiano , un film come "l'uomo fiammifero" rappresenta quasi un piccolo miracolo ; l'opera prima del regista teramano Marco Chiarini , realizzata con pochissimi mezzi solo grazie alla tenacia e alla volontà del suo creatore , ha inevitabilmente sofferto di carente distribuzione nonostante i numerosi riconoscimenti seguendo il destino di gran parte del cinema indipendente nostrano , ma questo non ha per fortuna impedito grazie a un notevole passaparola di consensi , che la sua poesia e bellezza venissero dimenticate .
domenica 13 marzo 2011
memoirs of another kind
" She paints her face to hide her face. Her eyes are deep water. It is not for Geisha to want. It is not for geisha to feel. Geisha is an artist of the floating world. She dances, she sings. She entertains you, whatever you want. The rest is shadows, the rest is secret. [...] You cannot say to the sun, "More sun." Or to the rain, "Less rain." To a man, geisha can only be half a wife. We are the wives of nightfall. And yet, to learn kindness after so much unkindness, to understand that a little girl with more courage than she knew, would find her prayers were answered, can that not be called happiness? After all these are not the memoirs of an empress, nor of a queen. These are memoirs of another kind. "
mercoledì 9 marzo 2011
Black Swan
"I had the craziest dream last night about a girl who has turned into a swan, but her prince falls for the wrong girl and she kills herself. " ( Nina )
Bene e male, bianco e nero: la lotta tutta interiore fra purezza e oscurità è un pasto succulento del quale il grande schermo è abituato a nutrirsi ma che raramente ha dimostrato di possedere una fame pari a quella di " Black Swan ". Sovraccaricare il pubblico di grande impegno fisico e mentale sembra una missione per Darren Aronofsky, che nel tracciare complesse ragnatele narrative( tratto felice che condivide con il qui amatissimo Christopher Nolan ) tiene sempre il piede sull'acceleratore finendo a volte per precipitare ( la sottoscritta si chiede ancora quale fosse il senso del filosofico e presuntuoso " the fountain " ): rischio calcolato anche nel suo ultimo lavoro, che pur portando la firma unica del regista americano riesce però a trovare nell'asfissiante spirale degli eventi una linearità narrativa in continuo crescendo fino all'esplosione finale.
Etichette:
Aronofsky,
Ballet,
black swan,
Čajkovskij,
Cassel,
Mansell,
Oscar,
Portman,
recensionis
domenica 6 marzo 2011
Leaning of everlasting arms
What a fellowship of what a joy divine
Leaning on the everlasting arms
What a blessedness what a peace of mind
Leaning on the everlasting arms
(chorus)
Leaning, leaning safe and secure from all alarms
Leaning leaning on the everlasting arms
Oh how sweet to walk in this pilgrim way
Leaning on the everlasting arms
Oh how bright the path goes from day to day
Leaning on the everlasting arms
(chorus)
What have I did dread what have I to fear
Leaning on the everlasting arms
I have blessed peace with my lord so near
Leaning on the everlasting arms
(chorus)
THE speech
"In this grave hour , perhaps the most fateful in our history , I send to every household of my peoples , both at home and overseas this message spoken with the same depth of feeling for each one of you as if I were able to cross your threshold and speak to you myself . For the second time in the lives of most of us we are at... at war . Over and over again we have tried to find a peaceful way out of the differences between ourselves and those who are now our enemies . But it has been in vain . We have been forced into a conflict . For we are called , to meet the challenge of a principle which , if it were to prevail , would be fatal to any civilized order in the world . Such a principle , stripped of all disguise , is surely the mere primitive doctrine that might is right . For the sake of all that we ourselves hold dear , it is unthinkable that we should refuse to meet the challenge . It is to this high purpose that I now call my people at home and my peoples across the seas , who will make our cause their own . I ask them to stand calm and firm , and united in this time of trial the task will be hard . There may be dark days ahead , and war can no longer be confined to the battlefield . But we can only do the right as we see the right and reverently commit our cause to God . If one and all we keep resolutely faithful to it , then , with God’s help ,we shall prevail . "
sabato 5 marzo 2011
the princess and the frog
Col dominio incontrastato della CGI e l'estenuante ricerca di perfezione e profondità tridimensionale è davvero ammirevole il tentativo della Walt Disney Pictures di ritrovare sé stessa (dopo anni di oscurantismo e smarrimento ) a mezzo delle vecchie tecniche d'animazione che hanno accompagnato la nostra infanzia e che ancora ci fanno sognare ,attraverso una storia di estrema classicità (forse anche troppa):" la principessa e il ranocchio " è in tutto e per tutto un film Disney secondo il canone tradizionale (curiosamente voluto con insistenza proprio da John “MR Pixar “ Lasseter ) , che non solo si basa sul più noto e immortale fra i topoi fiabeschi (il principe ranocchio che per tornare normale ha bisogno di un bacio della sua amata ) ma si caratterizza per un gusto volutamente patinato e retrò al punto tale che probabilmente se il film fosse uscito dieci anni fa ben poco sarebbe cambiato . Anche se abilmente nascoste , comunque delle novità ci sono e parecchio interessanti , soprattutto nell'ambientazione : dopo tanti regni immaginari e luoghi perduti nel tempo e nello spazio i riflettori sono tutti per lei , una luminosa New Orleans , la città dove tutti quanti voglion fare il jazz , terra del banjou e di riti vodoo da brivido ; impossibile non riconoscere negli sfavillanti colori del carnevale e nelle inquietanti atmosfere del cimitero Lafayette una dichiarazione d'amore smisurata , insieme a una lacrima di nostalgia , per una città crocevia di culture uscita distrutta dal terribile uragano Katrina e improvvisamente rinata , lì davanti a noi al massimo del suo fascino magnetico .
giovedì 3 marzo 2011
Sticks and stones
Eyes open wide, blinded by the sun now
Orange and white, dark red, green and yellow
Rainbow colors! Do not hide, see the view!
Step aside, go through!
Against the light, too strong, blow a fuse now
Everything bright, new songs, burning shoes
The look in your eyes! Break our bones into half!
Scream and shout and do laugh!
Let yourself... go (Oh Oh Oh)
Let yourself... go (Oh Oh Oh)
Stay close to me
Count one, two and three
Up in through your sleeves
Bursting through the seams
Open your eyes and see - You see
Inn um ermar, upp hryggjarsúluna
Yfir skóg, flæðir niður brekkuna
Allt upp í loft! Ég mun aldrei gleyma!
Því ég mun aldrei!
Hleypur um, rífur, leysir flækjurnar
(Upp með rótum) með blik í augum!
Stórmerki, undur, brjótum bein í sundur!
Let yourself... go (Oh Oh Oh)
Let yourself... go (Oh Oh Oh)
Stay close to me
Count one, two and three
Up in through your sleeves
Bursting through the seams
Open your eyes and see
Stay close to me
Count one, two and three
Up in through your sleeves
Right beyond the trees
Show you how you'll be
Stay close to me
Count one, two and three
Up in through your sleeves
Bursting through the seams
Open your eyes and see - You see
Stay close to me : Count one, two, three
Up in your sleeves : You're right beyond trees
Stay close to me : Count one, two, three
Up in your sleeves : Burst through the seams
Open your eyes and see
You see - You see
mercoledì 2 marzo 2011
I see the light
All those days
Watching from the windows
All those years
Outside looking in
All that time
Never even knowing
Just how blind I've been
Now I'm here
Blinking in the starlight
Now I'm here
Suddenly I see
Standing here
It's oh, so clear
I'm where I'm meant to be
And at last, I see the light
And it's like the fog has lifted
And at last, I see the light
And it's like the sky is new
And it's warm and real and bright
And the world has somehow shifted
All at once
Everything looks different
Now that I see you
All those days
Chasing down a daydream
All those years
Living in a blur
All that time
Never truly seeing
Things the way they were
Now she's here
Shining in the starlight
Now she's here
Suddenly I know
If she's here
It's crystal clear
I'm where I'm meant to go
And at last, I see the light
And it's like the fog has lifted
And at last, I see the light
And it's like the sky is new
And it's warm and real and bright
And the world has somehow shifted
All at once
Everything is different
Now that I see you
Now that I see you
Etichette:
animazione,
CGI,
Disney,
l'intreccio della torre,
Mandy Moore,
Menken,
Rapunzel,
rapunzel l'intreccio della torre,
songs and cinema..,
Tangled
Tangled
C'era una volta in un tempo molto molto lontano, un potente mago di nome Walt Disney: dotato di grande immaginazione e sensibilità, lo stregone aveva l'incredibile potere di infondere nuova vita a personaggi noti nell'immaginario infantile, protagonisti di fiabe istruttive ed edificanti ma spesso inquietanti e poco delicate, a volte troppo per essere raccontate ai bambini senza turbamenti; grande creatore di sogni, lo zio Walt incantava i personaggi e li guidava verso un fantastico viaggio di musiche e colori, amore e amicizia, in un' estenuante lotta fra bene e male destinata a concludersi "happily ever after " .
La prima principessa della storia a essere colpita dalla magia fu Biancaneve, che nel 1937 incantò pubblico e critica, anche i più acerrimi detrattori che l'avevano definita "la follia" di Disney ( considerando l’ostinazione nell’impossibile progetto che lo portò addirittura a ipotecare la sua casa per coprirne i costi ) .
Gli anni passarono e il creatore di sogni purtroppo morì, ma il suo spirito e il suo nome continuarono a vivere in quelle pellicole d'animazione che hanno plasmato per sempre l'immaginario collettivo di grandi e piccini: sinonimo di genuinità e qualità, i film Disney hanno costruito nel tempo una tradizione e un impero che sembravano inossidabili, forti di un'aspettativa che ogni anno puntualmente ci portava al cinema in attesa di riempirci gli occhi di meraviglie visive e buoni sentimenti.
Un giorno però, qualcosa si è spezzato: altri concorrenti hanno cominciato a farsi strada, proponendo possibili alternative e la creatività di casa Disney, forse provata dai tanti anni di attività e dalle difficoltà di trovare nuove storie, ha iniziato a smarrirsi a rischio di capitolare: l'arrivo della tecnologia digitale come forma prima alternativa, poi praticamente esclusiva per l’animazione, ha fatto guadagnare lustro alla DreamWorks e alla neonata Pixar(che pur essendo divenuta in seguito partner della Disney lavora chiaramente secondo proprie linee ), che combinando le grandi possibilità della computer grafica con potenti sceneggiature hanno lasciato ben poco spazio alla Walt Disney Pictures per trovare il proprio posto negli anni 00'. Quale pellicola avrebbe mai potuto restituire il prestigio perduto? Sembrava quasi impossibile eppure la vittoria è di "tangled"(trasformato semplicemente in "Rapunzel, l’intreccio della torre" per il mercato italiano ) .
Iscriviti a:
Post (Atom)