Il figliol prodigo è tornato: The Siege at Forli non è solo l’episodio dedicato all’assedio, tanto atteso quanto necessario, al castello di Caterina Sforza, ma soprattutto quello che segna il ritorno di Juan Borgia, figlio prediletto del Papa, dopo la lunga parentesi spagnola.
Juan (David Oakes), accompagnato da un Conquistador, viene ricevuto a Roma con tutti gli onori, pronto a recare curiosi e interessanti doni dal Nuovo Mondo: dei sigari per il Papa(Jeremy Irons), che il Santo Padre inizierà a fumare con una certa diffidenza, ma soprattutto una pantera per Lucrezia(Holliday Grainger), animale selvatico che quasi come monito del cattivo sangue fra fratello e sorella non esita a mordere la mano della ragazza; il giovane Borgia si dichiara felice e innamorato della sua nuova sposa ma i primi sintomi della sifilide, conseguenza di una vita di dissolutezza, iniziano a manifestarsi.
Deciso a dimostrare il suo valore, Juan raccoglie il compito tanto agognato dal fratello Cesare(François Arnaud): porre l’assedio al castello di Caterina Sforza (Gina McKee) a Forlì, per costringerla a sottomettersi all’autorità papale una volta per tutte.
Nonostante il dispiegamento di forze, Juan non riuscirà però nell’ardua impresa: pronta a sacrificare anche il figlio adolescente Benito, rapito da Juan con disonore durante un incontro sotto bandiera bianca, Caterina resiste con coraggio gridando di avere la forza di partorire molti altri figli, destinati a opporsi al Papa strenuamente e a mai piegarsi al suo volere, nell’attesa dell’arrivo dei rinforzi guidati dal cugino Ludovico(Ivan Kaye), Duca di Milano, che spazzano via le truppe Borgiane senza esitazione costringendo Juan alla fuga.
Il “merito” della sconfitta è anche di Cesare, che pur essendo venuto a conoscenza del piano d’attacco di Ludovico decide di non interferire negli affari del fratello, pronto senza dubbio ad approfittare della sua disfatta.
Le cosa non vanno meglio a Lucrezia, che costretta dal padre a scegliere un marito si infatua invece di Raffaello, fratello minore del suo pretendente Calvino(David Alpay), pur consapevole che un secondogenito non potrà mai essere un candidato ideale.