"You know, I've been thinking. Everything is... just comes together. It's me. I chose this. I chose all this. This rock... this rock has been waiting for me my entire life. It's entire life, ever since it was a bit of meteorite a million, billion years ago. In space. It's been waiting, to come here. Right, right here. I've been moving towards it my entire life. The minute I was born, every breath that I've taken, every action has been leading me to this crack on the out surface. " ( Aron Ralston )
lunedì 30 maggio 2011
the rock
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sabato 28 maggio 2011
The Borgias
“I was born with a stain. A mark. Like the mark of Cain. But is the mark of my father, my family. The mark of Borgia. I have tried to be other than I am. And I have failed. And If I have failed you in the process, I am truly sorr
“I was born with a stain. A mark. Like the mark of Cain. But is the mark of my father, my family. The mark of Borgia. I have tried to be other than I am. And I have failed. And If I have failed you in the process, I am truly sorry.” ( Cesare Borgia )
A un anno dalla conclusione definitiva di "the Tudors" la Showtime ci riprova, sfidando la possente saga fantasy " Game of Thrones " della prestigiosa rete HBO e la nuova " Camelot " di Starz, giocandosi la carta di un'altra grande famiglia dalla storia intrigante e corrotta : i Borgia, scandaloso clan detentore assoluto del potere a Roma dal 1492 al 1503, erano ormai quasi un'ossessione per Neil Jordan (“intervista col vampiro” , “Michael Collins”) che da anni cercava senza successo di realizzare un film sull'argomento. Approdato al timone della serie, il regista irlandese ha quasi rischiato di perdere la leadership del progetto a causa di una produzione europea parallela dell'americano Tom Fontana (“Oz”) con la quale era stata ipotizzata una fusione , in fine saltata per divergenze creative.
“I was born with a stain. A mark. Like the mark of Cain. But is the mark of my father, my family. The mark of Borgia. I have tried to be other than I am. And I have failed. And If I have failed you in the process, I am truly sorry.” ( Cesare Borgia )
A un anno dalla conclusione definitiva di "the Tudors" la Showtime ci riprova, sfidando la possente saga fantasy " Game of Thrones " della prestigiosa rete HBO e la nuova " Camelot " di Starz, giocandosi la carta di un'altra grande famiglia dalla storia intrigante e corrotta : i Borgia, scandaloso clan detentore assoluto del potere a Roma dal 1492 al 1503, erano ormai quasi un'ossessione per Neil Jordan (“intervista col vampiro” , “Michael Collins”) che da anni cercava senza successo di realizzare un film sull'argomento. Approdato al timone della serie, il regista irlandese ha quasi rischiato di perdere la leadership del progetto a causa di una produzione europea parallela dell'americano Tom Fontana (“Oz”) con la quale era stata ipotizzata una fusione , in fine saltata per divergenze creative.
"the Borgias" è dunque il risultato finale delle fatiche di Neil Jordan in veste di creatore, produttore e sceneggiatore, una serie composta da nove episodi dal buon successo di pubblico che al suo debutto ha fatto registrare alla Showtime il record d'ascolti più elevato degli ultimi dieci anni, autorizzando ovviamente il rinnovo per una seconda stagione e destinata, si spera, ad approdare presto su Sky Cinema.
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martedì 24 maggio 2011
l'albero degli amici (procedura penale ultima conversazione)
L'albero degli amici
di Jorge Luis Borges
Nelle nostre vite esistono persone che ci rendono felici per la semplice casualità
di averle incrociate nel nostro cammino.
Alcune percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
altre che vediamo appena tra un passo e l'altro.
tutte le chiamiamo amici e ce ne sono di diversi tipi.
Forse ogni foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici.
Il primo che nasce da un germoglio è il nostro amico papà
e la nostra amica mamma
che ci mostrano come è la vita.
Poi vengono gli amici fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio
perchè possano fiorire come noi.
Passiamo a conoscere tutta la famiglia di foglie che rispettiamo
e alle quali auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta altri amici,
che non sapevamo di incontrare nel nostro cammino.
Molti di loro li chiamiamo amici dell'anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri.
Sanno quando non stiamo bene, sanno ciò che ci rende felici.
E a volte uno di quegli amici dell'anima
si installa nel nostro cuore
e allora viene chiamato innamorato.
Questo amico da luce ai nostri occhi,
musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche gli amici "del momento", di una vacanza,
di alcuni giorni o di alcune ore.
Sono soliti collocare molti sorrisi sul nostro volto,
per tutto il tempo in cui siamo vicini:
Parliamo di quelli vicino, non possiamo dimenticare gli amici lontani,
quelli che sono nella punta dei rami e quando soffia il vento
appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
Il tempo passa, l'estate se ne va,
l'autunno si avvicina e perdiamo
alcune delle nostre foglie,
alcune nascono un'altra estate e altre resteranno per molte stagioni.
Però ciò che ci rende più felici è che quelle che sono cadute continuano vicine,
aumentano la nostra radice con allegria.
Sono momenti di ricordi meravigliosi
di quando le incontrammo nel nostro cammino.
Ti auguro foglia del mio albero,pace,amore,
salute,fortuna e prosperità.
Oggi e sempre...semplicemente perchè ogni persona
che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un po' di sé e si porta via un po' di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai
chi non ha lasciato nulla:
Questa è la più grande responsabilità della nostra vita
e la prova evidente
che due anime non si incontrano per caso.
venerdì 20 maggio 2011
the birds
"Red: Sometimes it makes me sad, though... Andy being gone. I have to remind myself that some birds aren't meant to be caged. Their feathers are just too bright. And when they fly away, the part of you that knows it was a sin to lock them up DOES rejoice. But still, the place you live in is that much more drab and empty that they're gone. I guess I just miss my friend."
giovedì 19 maggio 2011
Le concert
« L'orchestra è un mondo. Ognuno contribuisce con il proprio strumento, con il proprio talento. Per il tempo di un concerto siamo tutti uniti, e suoniamo insieme, nella speranza di arrivare ad un suono magico: l'armonia. Questo è il vero comunismo. Per il tempo di un concerto. »
Paese che vai, usanze che trovi: ogni popolo intreccia la propria esistenza con la propria terra portandosi dietro un cospicuo bagaglio di costumi e tradizioni, tratti talmente caratteristici che più o meno felicemente finiscono nel colorato e picaresco ventaglio dello stereotipo, il filtro attraverso il quale gli stranieri guardano e giudicano: laddove il cinema potrebbe essere uno strumento per smentire gli schemi, spesso preferisce invece sottolinearli, estremizzandoli fino alla caricatura, alla ricerca di una risata gustosa ma anche di amara riflessione. Ne" il concerto" ( le concert ) del regista rumeno francese Radu Mihăileanu si osserva al microscopio un popolo russo smarrito e disorientato dopo la fine del comunismo, figlio di una libertà formalmente restituita ma di fatto non ancora riconquistata.
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lunedì 16 maggio 2011
the death of Queen Jane
Queen Jane lay in labour full six days or more,
Till the women grew weary and the midwives gave o'er.
They sent for King Henry to come with great speed
To be with Queen Jane in her hour of need
King Henry came to her and sat by her bedside
Saying "What ails thee my Jeannie? What ails thee my bride?"
"O Henry O Henry do this one thing for me
Rip open my right side and find my baby"
"O Jeannie, O Jeannie that never will do
It would lease thy sweet life and thy young baby too"
She wept and she wailed and she fell into a swoon
They opened her right side and her baby was found
Well the baby was christened the very next day
While his poor dead mother a mouldering lay
Six men went before her and four more travelled on
While loyal King Henry stood mourning alone
He wept and he wailed until he was sore
Saying "The flower of all England will flourish no more"
He sat by the river with his head in his hands
Saying "My merry England's a sorrowful land
sabato 14 maggio 2011
don't stop me now
Un altro capitolo nella sezione piccole grandi imprese personali: la recensione di " non lasciarmi " è stata ( se pur con qualche taglio ) pubblicata su best movie di maggio! Se avrete occasione di sfogliarlo mi troverete a pag 124. Nessun concorso stavolta ma tanta tanta tanta soddisfazione e felicità. Continuiamo e non ci fermiamo. MAI.
giovedì 12 maggio 2011
Unsinkable quotes
Rose: I love you, Jack.
Jack: Don't you do that, don't say your good-byes. Not yet, do you understand me?
Rose: I'm so cold.
Jack: Listen, Rose. You're gonna get out of here, you're gonna go on and you're gonna make lots of babies, and you're gonna watch them grow. You're gonna die an old... an old lady warm in her bed, not here, not this night. Not like this, do you understand me?
Rose: I can't feel my body.
Jack: Winning that ticket, Rose, was the best thing that ever happened to me... it brought me to you. And I'm thankful for that, Rose. I'm thankful. You must do me this honor. Promise me you'll survive. That you won't give up, no matter what happens, no matter how hopeless. Promise me now, Rose, and never let go of that promise.
Rose: I promise.
Jack: Never let go.
Rose: I'll never let go, Jack. I'll never let go.
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Old Rose: Fifteen-hundred people went into the sea, when Titanic sank from under us. There were twenty boats floating nearby... and only one came back. One. Six were saved from the water, myself included. Six... out of fifteen-hundred. Afterward, the seven-hundred people in the boats had nothing to do but wait... wait to die... wait to live... wait for an absolution... that would never come.
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Lewis Bodine: We never found anything on Jack... there's no record of him at all.
Old Rose: No, there wouldn't be, would there? And I've never spoken of him until now... Not to anyone... Not even your grandfather... A woman's heart is a deep ocean of secrets. But now you know there was a man named Jack Dawson and that he saved me... in every way that a person can be saved. I don't even have a picture of him. He exists now... only in my memory.
mercoledì 11 maggio 2011
the pillars of the earth
Sullo sfondo di un’estenuante lotta dinastica prendono vita le vicende de "I Pilastri della Terra" (The Pillars of the Earth), romanzo di Ken Follett pubblicato per la prima volta nel 1989 divenuto un best seller di grande successo, trasposto recentemente in immagini nella forma (ben congeniale data la mole del romanzo) di una miniserie in 8 puntate realizzata per la rete statunitense Starz con le musiche di Trevor Morris (già compositore dello splendido soundtrack di "The Tudors"), prodotta dalla Tandem Communications e da Ridley e Tony Scott tramite la Scott Free Prod.(la cui mano è riconoscibile sin dalle spettacolari e colorate animazioni dei titoli di apertura ) e andata in onda per l’Italia su Sky Cinema nell’autunno 2010.
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lunedì 2 maggio 2011
the Sicilians
" Sleep, my dear Chevalley, eternal sleep, that is what Sicilians want. And they will always resent anyone who tries to awaken them, even to bring them the most wonderful of gifts. And, between ourselves, I doubt very strongly whether this new Kingdom has very many gifts for us in its luggage. All Sicilian expression, even the most violent, is really a wish for death. Our sensuality, wish for oblivion. Our knifings and shootings, a hankering after extinction. Our laziness, our spiced and drugged sherbets, a desire for voluptuous immobility, that is... for death again. [...]The Sicilians never want to improve. They think themselves perfect. Their vanity is greater than their misery. "
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