Ogni attore sogna di poter assaporare il gusto del palcoscenico: la presenza del pubblico e il fragore degli applausi sono qualcosa che la macchina da presa non è in grado di riprodurre e la stessa proiezione del lavoro teatrale sul grande schermo potrebbe sembrare quasi un tradimento, all'unicità e alla naturalezza di una performance sempre sottilmente diversa: fermo restando che il filtro della sala cinematografica non potrà mai bissare le emozioni di una visione dal vivo, concedere la fruizione dell'opera anche ai tanti spettatori che non hanno potuto goderne in altro modo è un'opportunità che merita il sacrificio, più che mai nel caso del Frankenstein diretto da Danny Boyle.
Dopo il grande successo al National Theatre di Londra nel 2011, la versione del mito creato da Mary Shelley secondo Nick Dear(scrittore di teatro ma anche sceneggiatore dei film per la tv Byron e Persuasion), con Benedict Cumberbatch e Johnny Lee Miller a interpretare alternativamente il ruolo del Dottore e della sua creatura ha visitato moltissime sale cinematografiche in Europa e nel mondo, ma solo quando ormai si erano perse le speranze la Nexo Digital ha finalmente reso possibile una distribuzione italiana.