giovedì 22 aprile 2010

Agora


” you don’t question what you believe , or cannot . I must . ” (Ipazia )

Un film come ” Agora ” non è da affrontare con leggerezza; non è una pellicola da vedere per rilassare la mente dopo una settimana piena di impegni, non è una visione da affrontare con gli occhi pieni di stanchezza come si farebbe con un qualunque peplum di quelli che a volte vengono replicati su rete quattro; ” Agora ” è un film impegnativo, non per via di una struttura e una resa visiva eccessivamente documentaristica e priva di drammatizzazione (gli ingredienti del romance sono ampiamente presenti ) ma per lo sconcerto e la rabbia che ti lascia dentro, per l‘ impotenza che ci vede spe
ttatori di una storia ingiusta che è già accaduta e contro la quale non possiamo fare altro che osservare e imparare. L ‘ impresa non è certamente inutile anzi è più importante che mai per noi moderni , che con tanta facilità nuotiamo nell ‘ intolleranza e crediamo che la nostra via sia sempre la più giusta : l’orrore che si ravviva nei nostri occhi è necessario , perchè nessuno può capire dove andare senza conoscere il proprio passato , un passato che non si può nascondere con mezzi maldestri censurando la verità come se così si potesse cancellare la vergogna .enda di Ipazia , astro lucente come le stelle del cielo che tanto ama e studia con entusiasmo , ultima fiamma di un sapere e di una sete di conoscenza che si perderanno per secoli , e soprattutto , una donna , dotata di un ‘ indipendenza e una libertà talmente attuale e disinvolta da sconvolgerci , in un mondo che anche se aperto alle arti e alle filosofie era assolutamente sotto il controllo maschile .

sabato 10 aprile 2010

Ladies in Lavender




Il debutto dietro la macchina da presa del celebre attore Charles Dance nel 2004 è un’esperienza assolutamente gradita : non solo ci delizia della recitazione di due icone sacre del cinema britannico insieme per la prima volta quali Maggie Smith e Judi Dench , ma soprattutto dischiude silenziosamente per noi una porta su un microcosmo delicato come un ramoscello profumato di lavanda; ” ladies in lavender ” muove i suoi primi passi da un racconto breve di William J. Locke , modificando alcuni punti chiave per esprimere sentimenti ed emozioni nuove e decisamente più pregnanti. La vicenda di due sorelle ultraquarantenni nel 1916 diventa così la storia commovente di due sorelle nubili settantenni nella Cornovaglia degli anni 30′ , donne che vivono in una vecchia casa piena di ricordi nei pressi di una spiaggia dove il tempo sembra essersi fermato e pochissimi sono i riferimenti al concitato momento storico che si avvicina verso la Seconda Guerra Mondiale .
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