domenica 30 settembre 2012

The Power of Goodbye

"Hello old friend, and here we are. You and me, on the last page. By the time you read these words, Rory and I will be long gone. So know that we lived well, and we’re very happy. And above all else, know that we will love you, always. Sometimes I do worry about you, though. I think, once we’re gone, you won’t be coming back here for a while, and you might be alone, which you should never be. Don’t be alone, Doctor. And do one more thing for me. There’s a little girl waiting in a garden. She’s going to wait a long while, so she’s going to need a lot of hope. Go to her. Tell her a story. Tell her that if she’s patient, the days are coming that she’ll never forget. Tell her she’ll go to sea and fight pirates. She’ll fall in love with a man who’ll wait two thousand years to keep her safe. Tell her she’ll give hope to the greatest painter who ever lived, and save a whale in outer space. Tell her, this is the story of Amelia Pond. And this is how it ends."

  

Goodbye, my beloved Ponds.
I will miss you terribly.
Because you were the first. The first companions this face saw. And you were seared into my heart. You always will be.

domenica 23 settembre 2012

Sherlock 2x03: The Reichenbach Fall


"is the Napoleon of crime, Watson. He is the organizer of half that is evil and of nearly all that is undetected in this great city. He is a genius, a philosopher, an abstract thinker. He has a brain of the first order. He sits motionless, like a spider in the center of its web, but that web has a thousand radiations, and he knows well every quiver of each of them.” ( Sherlock Holmes, The Final Problem, Arthur Conan Doyle)

Il Professor James Moriarty non è un avversario comune: l'iconica nemesi di Sherlock Holmes, assoldata da Sir Arthur Conan Doyle allo scopo di eliminare un protagonista talmente famoso e amato da essere divenuto scomodo e ingombrante, ha sempre affascinato la cultura popolare ben oltre i limiti imposti dalla pagina scritta, colpevole di aver esaurito la figura del villain nelle poche pagine del racconto "The Final Problem"(presente nella raccolta Le Memorie di S. H. ); difficile trovare un adattamento che abbia resistito alla tentazione di ampliare il più possibile la storia del Napoleone del Crimine, per regalare ad Holmes uno scontro degno di questo nome  e portare sotto i riflettori le leggendarie Cascate di Reichenbach, iconico luogo dove il Detective sembra perire insieme al suo nemico e che fa venire i brividi a tutti gli appassionati del Canone.

Col terrorizzante nome di Moriarty pronto a far capolino sin dal primo episodio, sapevamo che anche per lo Sherlock della BBC il momento della resa dei conti sarebbe presto arrivato: ciò che ignoravamo era che Steven Thompson, terzo sceneggiatore della serie spesso considerato la penna più debole del team(per alcune ingenuità in The Blind Banker, suo precedente episodio), sarebbe stato in grado di costruire la complessa architettura di un finale tanto splendido ed efficace, pronto a sorprendere e commuovere come mai prima.

venerdì 21 settembre 2012

Poet's corner No.7



"...Fain would I fly the haunts of men-
I seek to shun, not hate mankind;
My breast requires the sullen glen,
Whose gloom may suit a darken'd mind.
Oh! that to me the wings were given
Which bear the turtle to her nest!
Then would I cleave the vault of heaven,
To flee away and be at rest."

I Would I Were a Careless Child
Lord Byron

lunedì 3 settembre 2012

Lo spazio narrante

Ogni lettore degno di questo nome è un viaggiatore coraggioso: si addentra fra le pagine con circospezione come un esploratore in una terra sconosciuta, pronto a scoprire se l'autore sfidato saprà essere un amico prezioso o un fastidioso e insopportabile avversario: appartengono senza dubbio alla prima categoria le straordinarie icone della Letteratura con cui Ginevra Bompiani ha scelto di confrontarsi ne Lo Spazio Narrante, piccolo ma ambizioso saggio che scruta con pazienza il mondo in cui Jane Austen, Emily Brontë e Sylvia Plath hanno vissuto, lo stesso che fra luci e ombre ne ha arricchito l'opera e la poetica di amore, passione e dolore.

Nel costruire questo curioso quanto vincente sodalizio femminile, la Bompiani prende per mano le tre donne dall'infanzia all'età adulta ripercorrendone le inquietudini giovanili e le prime velleità letterarie, cercando lungo il percorso gli indizi necessari a definire le trame dello spazio fra l'autore e la sua realtà e i personaggi e il loro fittizio universo; il cerchio si chiude sulle delicate dinamiche che muovono la fruizione fra lettore e narratore, chiamate a reggere il peso di un' architettura complessa quanto stratificata.