domenica 27 dicembre 2009

A Christmas Carol



Che Natale sarebbe stato se Charles Dickens non ci avesse mai lasciato la sua" Christmas Carol"?Non conosceremo mai la risposta a questa domanda , ma di certo molti cuori sarebbero rimasti freddi e incapaci di redimersi , perchè la magia incredibile di questo racconto, la sua capacità di viaggiare attraverso la crudeltà di un animo indurito dal denaro e dalla cupidigia verso il perdono e la redenzione , è unica al mondo e incapace di "passare di moda" , più che mai nella nostra realtà dove denaro e tecnologie rendono freddi i cuori e ci allontanano dal calore degli affetti . Ben venga dunque ,un'ennesima versione del capolavoro di Dickens ;così Robert Zemeckis , regista di grande talento e precursore di tecniche cinematografiche innovative ,ci regala l'adattamento più visionario ma allo stesso tempo più fedele all'originale di quanto non lo sia stata ogni altra precedente interpretazione.
Armati di occhialini 3D veniamo introdotti nell' universo incredibile della storia attraverso l'apertura di un libro(che oltre a essere un canonico espediente Disney è più che mai un richiamo alla voluta fedeltà al testo originale), in una Londra ottocentesca dove nevica tutto intorno a noi , attraverso ghirlande natalizie e canti gioiosi per finire dritti dritti sul rude faccione di Jim Carrey , intento a riconoscere il cadavere del socio Marley:tutti i genitori che vogliano portare via i figli piccoli impressionati dalla scena lo facciano ora , perchè se pur presentato con le fattezze di un cartone animato e prodotto dalla Disney, il film spaventerà anche gli adulti più temerari e in perfetto stile Dickenisiano si rivelerà una favola cupa dalle sfumature quasi horrorifiche. Con voli di macchina assolutamente mirabolanti e panoramiche da sogno seguiamo il vecchio Scrooge nel suo viaggio di redenzione con i tre spiriti , rappresentanti di coscienza , non a caso tutti interpretati magistralmente dallo stesso Carrey:la flebile fiamma del Natale passato(alla quale sembra piaccia ondeggiare scherzosamente la testolina di fiammella ), l'opulenza e l'abbondanza del Natale presente,l'oscurità e il terrore del Natale futuro ,che ci lancia in una corsa a perdifiato per le strade di Londra fra lastre di ghiaccio e oscuri baratri cimiteriali.Ovviamente come in tutte le migliori storie di Dickens il lieto fine è assicurato, ma il silenzio che regna in sala dimostra che il ritmo della pellicola è tale da non renderlo affatto prevedibile nei nostri animi tormentati.Lo spettacolo tridimensionale rende la visione assolutamente indimenticabile :è vero che esso è prevalentemente finalizzato alla spettacolarizzazione e probabilmente in dvd buon parte della magia andrà perduta , ma da spettatrice che vedeva per la prima volta un film in 3D eccitata come una scolaretta voglio essere disgustosamente di parte e dichiararmi pazzamente innamorata di questa tecnica , indipendentemente dalle sue controindicazioni in home video!Ancora una volta(da quando Zemeckis ha deciso di abbandonare il mondo reale per quello virtuale)la vera nota dolente resta il motion capture: molto più vivido e meno plastificato che in passato(vedi Polar Express) , non è però ancora in grado di abbattere totalmente quel filtro di freddezza che avvolge attori del calibro di Carrey,Colin Firth(Fred) e Gary Olman(Bob Cratchit) , ingessati oltretutto dal fatto che come sempre in Italia non ci è consentito sentire le voci originali in sala (fattore che nella fattispecie sarebbe stato ancora più interessante visto che Jim Carrey avrà fatto un lavoro pazzesco sulle voci per poter interpretare non solo i tre spiriti ma anche lo Scrooge bambino e adolescente ,e lo stesso Oldman che oltre a interpretare Cratchit si presta anche al piccolo Tim e al socio Marley).In ogni caso , questa pellicola resta un favoloso spettacolo per gli occhi , portatore di un messaggio universale di pentimento e rivoluzione di cui tutti noi ,dopo un anno frenetico passato a correre dietro a impegni di ogni sorta trascurando spesso occasioni che potrebbero non tornare , abbiamo bisogno per sentirci di nuovo liberi ...per Dickens c'è sempre un'altra possibilità:per questo ogni anno abbiamo bisogno del canto di Natale.Perchè la speranza di un lieto fine grazie al cielo non passa e non passerà mai di moda .

7 commenti:

  1. Bel post! Grazie,Alessia. Io, per ora mi sono dovuta accontentare di Sherlock Holmes (http://flyhigh-by-learnonline.blogspot.com/2009/12/at-movies-sherlock-holmes-2009.html) , che ad essere sincera mi è piaciuto inaspettatamente molto. Spero di vedere anche A Christmas Carol. A un Dickens non si può resistere, poi dopo aver letto la tua recensione... Visto che ci siamo, ti faccio i miei migliori auguri per un Felice Anno Nuovo. MG

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  2. grazie mille maria grazia per il tuo conributo!ti auguro di passare un giosissimo capodanno e ti faccio faccio gli auguri per un anno pieno di fortuna e serenità!a presto!!!

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  3. Nell'augurarti buon anno invito te e i tuoi lettori a votare i migliori film ed interpreti del 2009.

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  7. grazie maria grazia!!cercherò di seguire le istruzioni anche se ahimè non credo di avere contatti per tanti blog!grazie cmq!!

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