mercoledì 22 febbraio 2012

War Horse


"Can you imagine flying over a war and you know you can never look down? You have to look forward, or you'll never get home. ...What could be braver than that?"

La guerra è guerra sempre e comunque, ma la preferenza del grande schermo è inequivocabile: se il Secondo Conflitto Mondiale ha portato con sé tanti e tali orrori che i film sull'argomento non sembrano mai abbastanza, l'interesse ad affrontare la Grande Guerra non può certo dirsi altrettanto.
Il perché di questa strana mancanza non è facile da comprendere, ma nel confrontarsi con una memoria che ancora oggi, soprattutto nei paesi anglosassoni, continua a tenere viva la fiamma del ricordo(la fine delle ostilità l'11 novembre 1918 è a tutt'oggi celebrata in pompa magna con l'Armistice Day), il cinema non  dovrebbe imporsi barriere.

A rendere il periodo più spinoso di altri è però senza dubbio il suo essere un drammatico e definitivo momento di cesura, salto nel vuoto di un mondo pronto a combattere una guerra antica e che invece seppellirà la sua innocenza in trincea, svegliandosi all'alba di un'era nuova e aspra dove niente sarà più come prima.
Che a raccontare una pagina di storia tanto europea sia un regista americano potrebbe sembrare ingiusto, ma non se quel regista si chiama Steven Spielberg: suo infatti l'onore di trasformare "War Horse", tratto da un famosissimo romanzo per ragazzi di Michael Morpurgo e già spettacolo teatrale di successo, in un esempio di  grande cinema. 

giovedì 16 febbraio 2012

The Help



"God says we need to love our enemies. It hard to do. But it can start by telling the truth. No one had ever asked me what it feel like to be me. Once I told the truth about that, I felt free. And I got to thinking about all the people I know. And the things I seen and done. My boy Treelore always said we gonna have a writer in the family one day. I guess it's gonna be me. "(Aibileen Clark)

Quando tenta di affrontare la delicata e spinosa questione della segregazione razziale, il cinema segue inevitabilmente due strade: la via del Colossal, dove un ricco affresco storico si accompagna a personaggi il cui eroismo finisce per essere spesso amplificato, e quella assai meno meno battuta delle piccole grandi storie, frammenti di vite normali che pur lontane dal clamore delle grandi marce vivevano nella quotidianità le tante e troppe sfumature della cattiveria umana.

è il caso di the help, tratto dal bestseller dell'esordiente Kathryn Stockett, che coi suoi 200 milioni d'incasso la scorsa estate è diventato un vero e proprio caso al botteghino americano: un successo notevole per Tate Taylor, regista praticamente esordiente voluto espressamente dalla scrittrice(entrambi sono figli del Sud nonché amici d'infanzia), le cui ragioni non sono da cercare in una sontuosa messa in scena né tanto meno in spettacolari effetti speciali.

martedì 14 febbraio 2012

Smash



11,5 milioni di spettatori: un risultato finalmente notevole per la NBC, pronta a tirare un sospiro di sollievo dopo un annata che ha visto la cancellazione di tanti, troppi prodotti sui quali il network americano aveva scommesso la sua rinascita; archiviati i disastri di the Playboy Club, Prime Suspect e del nuovo legal drama The Firm, il successo adesso appartiene a “Smash”, nuova serie prodotta da Steven Spielberg, che si propone di donare nuova vita un genere a cui né il grande né il piccolo schermo sembrano aver intenzione di rinunciare: il Musical.

martedì 7 febbraio 2012

Happy Birthday, Mr Dickens

My dear Mr Dickens, Happy 200th birthday! It's been two years, but I remember your house like it was yesterday. For me, it was a dream.
I will come again to visit you. I promise.





lunedì 6 febbraio 2012

Bon Anniversaire, François.


Elle avait des bagues à chaque doigt,
Des tas de bracelets autour des poignets,
Et puis elle chantait avec une voix
Qui, sitôt, m'enjôla.

Elle avait des yeux, des yeux d'opale,
Qui me fascinaient, qui me fascinaient.
Y avait l'ovale de son visage pâle
De femme fatale qui m'fut fatale {2x}

On s'est connus, on s'est reconnus,
On s'est perdus de vue, on s'est r'perdus d'vue
On s'est retrouvés, on s'est réchauffés,
Puis on s'est séparés.

Chacun pour soi est reparti.
Dans l'tourbillon de la vie
Je l'ai revue un soir, hàie, hàie, hàie
Ça fait déjà un fameux bail {2x}.

Au son des banjos je l'ai reconnue.
Ce curieux sourire qui m'avait tant plu.
Sa voix si fatale, son beau visage pâle
M'émurent plus que jamais.

Je me suis soûlé en l'écoutant.
L'alcool fait oublier le temps.
Je me suis réveillé en sentant
Des baisers sur mon front brûlant {2x}.

On s'est connus, on s'est reconnus.
On s'est perdus de vue, on s'est r'perdus de vue
On s'est retrouvés, on s'est séparés.
Dans le tourbillon de la vie.

On a continué à toumer
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés.
Puis on s'est réchauffés.

Chacun pour soi est reparti.
Dans l'tourbillon de la vie.
Je l'ai revue un soir ah là là
trallallla
Elle est retombée dans mes bras

Quand on s'est connus,
Quand on s'est reconnus,
Pourquoi se perdre de vue,
Se reperdre de vue?

Quand on s'est retrouvés,
Quand on s'est réchauffés,
Pourquoi se séparer ?

Alors tous deux on est repartis
Dans le tourbillon de la vie
On à continué à tourner
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés.