sabato 31 dicembre 2016

Goodbye 2016: la top 20 e qualche allegra riflessione


Puntuale come sempre arriva San Silvestro e il tempo dei bilanci di fine anno: che dire di questo 2016? Non è stato un anno sensazionale e pieno di soddisfazioni, ma considerando l'annus horribilis che era stato il 2015 io me stessa e me non staremo troppo lì a lamentarci: ogni anno porta con sé il suo ben vagone di lacrime e rabbia, ma anche di belle giornate, occhi sorridenti e ore spensierate, degli amici e degli amori che ci sono e che resistono ai maremoti, frammenti di vita che dobbiamo cercare di non perderci per strada quando lo schermo si annerisce e tutto non va. Auguri or dunque, di un 2017 che possa portare a tutti fortuna e gloria, o quantomeno qualche pezzetto di serenità, sparso un po' qui e un po' là, per colorare la nostra complessissima tela.

Ora bando ai convenevoli e passiamo ai classificoni, faticosissimi da preparare e divertentissimi da insultare: quest'anno sono riuscita miracolosamente a mettere insieme una bella top 20 e considerando che in via non ufficiale è già stata insultata a più riprese direi che è venuta davvero bene! :P Mancano molti titoli fondamentali che per ragioni varie ed eventuali non sono stati più recuperati per mancanza di tempo o voglia, mentre altri ancora sono rimasti fuori perchè per quanto very nice non mi hanno travolto a sufficienza da entrare nelle prime 20 (e non avendo abbastanza posizioni per una top 30 me sò dovuta arrendere, succede).
Avvertenza: troverete SOLO film usciti in Italia nel 2016 perchè da spettatrice ordinaria lo ritengo un modo più corretto di procedere e poi perchè senza un criterio si rischia di perdersi leggermente di casa. Lasciando indietro tante, troppe bozze mai completate che confidiamo di ultimare un giorno o l'altro, la speranza è che il prossimo anno si riesca a vedere di più, a leggere di più e soprattutto a scrivere di più.

PS: No, Civil War e Batman vs Superman non ci sono perchè non mi sono piaciuti, a differenza di Lo chiamavano Jeeg Robot e Doctor Strange che invece erano solo un po' sotto nel gradimento della top 20. 

Pronti con gli insulti? Ok, buon divertimento e buon anno a tutti!

mercoledì 28 dicembre 2016

Vikings 4x14: in the uncertain hour before the morning


Intrighi di corte, passioni e vendette sono sempre stati parte integrante del plot di Vikings sin dalla prima stagione, ma il moltiplicarsi dei differenti fronti seguiti dalla serie e la scelta di raddoppiare il numero degli episodi scelti hanno inevitabilmente favorito la tendenza alla dispersione perdendo spesso di vista ciò che rendeva davvero bella la serie di Michael Hirst: la scoperta dello spirito del popolo vichingo in tutte le sue tradizioni e contraddizioni, ritrovata finalmente dopo tanto tempo in questo episodio dal titolo "in the uncertain hour before the morning".

domenica 18 dicembre 2016

Vikings 4x13: two journeys


Con le nuove generazioni che avanzano pensavamo che il tempo delle gesta di Ragnar, Rollo e Lagertha stesse ormai giungendo al termine, ma sembra che la seconda metà della quarta stagione di Vikings non abbia ancora intenzione di mettere da parte i suoi protagonisti più affascinanti, cercando nuovi modi per tenerli al centro dell'azione a dispetto dei tanti anni di tradimenti, passioni e battaglie trascorsi dalla prima grande visione di Ragnar Lothbrok.

martedì 13 dicembre 2016

Matt Smith: breve storia di un signore del tempo



Alto, magro, zigomi taglienti e occhi sottili, un volto che sembra mischiare presunzione, riservatezza, ingenuità e tenerezza tutte britanniche: in questi giorni su Netflix nel ruolo di un giovane Principe Filippo nello splendido The Crown firmato da Peter Morgan, Matt Smith è uno di quegli attori inglesi di pregio riusciti nell'impresa di trovare la notorietà grazie a un ruolo di primo piano in una serie BBC, trampolino di lancio per spiccare il volo e fare conoscere la promessa del proprio talento senza mai timore di cimentarsi in nuovi e spigolosi progetti.

venerdì 9 dicembre 2016

Vikings 4x12: The Vision


Dimostrare il proprio valore dinanzi agli dei, dinanzi alla famiglia, dinanzi al proprio popolo, perchè nella società vichinga non c'è spazio per la debolezza e il fallimento: il nuovo episodio di Vikings the vision non lascia altra scelta ai personaggi che di mettersi in gioco e tentare di nuovo la propria fortuna, sfidando sè stessi e i propri limiti, per non soccombere. 

Il primo ad essere messo alla prova è nuovamente Re Ragnar, che ormai ridotto all'ombra di sè stesso vaga per Kattegat mendicando uomini che lo aiutino a tornare in Inghilterra per vendicarsi della perdita della Colonia; nessuno sembra più intenzionato ad ascoltarlo, nessuno ha dimenticato il dispendio inutile di vite umane che le imprese inglesi e parigine hanno causato, nessuno sembra disposto a ridargli fiducia e a riscattare quella luce di conquista e conoscenza che un tempo animava i suoi occhi: è largamente sottinteso che il personaggio di Travis Fimmel sia ormai in declino e che il futuro appartenga ai numerosi figli maschi che sin da ora non si risparmiano in conflitti e ambizione, ma Re Ragnar non ha intenzione di arrendersi a sè stesso e riesce a organizzare una nuova spedizione promettendo le ricchezze e il riscatto da tempo perduti. 

martedì 6 dicembre 2016

Marguerite et Julien


"Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense."
(Inferno, Canto Quinto)

Storie di un amore efferato che si sporca le mani di una passione incontenibile, storie di un amore che fugge nel buio della notte osteggiato dalla famiglia e dal fato, contro perfidi rivali e un mondo in tumulto incapace di capire e di perdonare, storie di un amore votato alla morte sin dalla sua nascita che pretende tutto e non risparmia niente mischiando la realtà alla leggenda, la fiaba al mito, passato e presente: se ogni generazione ha i suoi Romeo e Giulietta e Paolo e Francesca, la regista francese Valerie Donzelli (La Guerra è dichiarata) aggiunge alla rosa degli amanti impossibili tanto favoriti da cinema e letteratura anche Marguerite e Julien, andati incontro alla peggiore delle morti nel lontano 1603 e tristemente dimenticati da poeti e menestrelli.

venerdì 2 dicembre 2016

Vikings 4x11: The Outsider

Chi vuole essere re? Chi fra i numerosi figli maschi di Ragnar Lothbrook avrà il coraggio di raccogliere il fardello della corona? Vikings ricomincia lì dove l'avevamo lasciato, con un secondo ciclo di episodi che dovrebbe secondo le più favorevoli previsioni dare una sterzata alla storia dei tre regni di Danimarca, Wessex e Francia, sofferente di diversi punti di stallo nel primo arco visto in primavera. 

La tensione che regna a Kattegat non esplode almeno per il momento in nessuna palese sfida all'autorità di Ragnar: Ubbe, il maggiore dei figli di Aslaug e il più somigliante al padre (un applauso ai direttori del casting) sembra all'inizio prendere la spada del comando, ma l'affetto nei confronti del padre ha il sopravvento. Dei numerosi figli di Ragnar ad attirare maggiormente la nostra attenzione e a promettere grandi cose è senza dubbio Ivan il Senz'ossa, spirito ribelle e profondamente pagano, cresciuto per essere un perfetto vichingo e affetto da una condizione che gli impedisce (almeno per il momento, considerando ciò che narrano storia e leggenda) di essere un vero guerriero e un vero uomo, ma non di covare una grande sete di sangue, gloria e vendetta.

giovedì 1 dicembre 2016

Nocturnal Animals


"When you love someone, you have to be careful with it. You might never get it again."

Raffinatezza, eleganza, ordine formale e compositivo, passione viscerale: i fattori che determinano l'equazione del cinema di Tom Ford, contraddittoria all'apparenza eppure confezionata alla perfezione come un costoso completo firmato, a distanza di 7 sette anni dallo splendido a Single Man tornano a decretare il successo del regista (e stilista, fattore di importanza apicale) con Animali Notturni (Nocturnal Animals), tratto dal romanzo di Austin Wright Tony e Susan e vincitore del Gran Premio della Giuria all'ultimo Festival di Venezia.
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